Sabina è tornata! Sì, sì, sì… oh sì!

Un comizio imperlato di imitazioni quello portato in scena alla Fortezza da Sabina Guzzanti.

Eccola di nuovo a calcare il palco l’implacabile Sabina Guzzanti animata da nuovo fervore per i recenti successi politici riportati sulla sponda sinistra. Sin da subito il titolo Sì, sì, sì… oh sì! suona come una chiara allusione ai quattro pareri positivi espressi dalla maggioranza per gli altrettanti quesiti dell’ultimo referendum. L’impressione non viene smentita da una performance che traspira vibrante attesa per la svolta politica positiva prossima a venire: «Il tempo del Cavaliere sta per tramontare!», sembra annunciare la Guzzanti in festa, «già fa capolino il sol dell’avvenire!» e su questa falsa riga si attaglia l’intero spettacolo.

Un monologo che si avvicina molto a un infuocato comizio o, meglio, a un’agguerrita arringa contro il regime, adeguandosi così perfettamente allo stile della Sabina dell’epoca del berlusconismo.

Su questo impianto al di là del satirico, anzi schiettamente politico, si incastonano i cammei di celebri imitazioni come la sempre esilarante Valeria Marini e la riuscitissima Lucia Annunziata nonché personaggi come l’adolescente dal facile “cioè” che aveva trovato posto in Bimba: è clonata una stella, il film di e con Sabina Guzzanti uscito nel 2001. Gli strali bipartisan della comica non hanno risparmiato i rappresentanti e la condotta di quella sinistra centrista, di quel rosso sbiadito, capitanata dal Pd e dai suoi autorevoli rappresentanti: D’Alema è il politico più bersagliato nella cruda analisi guzzantiana.

Il preminente interesse per la politica e per la stringente attualità ha lasciato spazio anche ad altri temi e ha permesso che nuove figure divenissero il bersaglio di dardi infuocati. Maria De Filippi è stata la prima a cadere sotto i ben assestati colpi e con lei il suo pubblico: ciò che la Guzzanti stigmatizza è il modo di conduzione finto, e pertanto sempre uguale a se stesso, incapace di modularsi alle diverse situazioni, senza pathos o modulazione alcuna con il quale anche la mitologica storia di Edipo, in bocca alla De Filippi, perde tutta la sua drammaticità per appiattirsi in una delle tante quotidiane tragedie.

Altra tendenza a essere ridicolizzata è quell’arrivismo e quella fama di affermazione sociale tutta americana che si concretizza nella vivida rappresentazione di una madre statunitense crucciata perché il suo secondo figlio non ha superato il test per una prestigiosa università… e il figlio ha solo un anno!

Il grande successo riscosso alla Fortezza ha gratificato Sabina Guzzanti dimostrando a pieno l’affetto e la stima che il pubblico continua a tributare a lei in particolare e a chi come lei non demorde dallo spinoso compito di aprire gli occhi sulla complicata e poco incoraggiante situazione contemporanea.

Lo spettacolo è andato in scena:
Spazio Piazza Puccini
Fortezza da Basso
Viale Filippo Strozzi 1, Firenze
Sabato 13 agosto, ore 22.00
 
Sì, sì, sì… oh, sì!
di Sabina Guzzanti
(durata due ore e venti circa)