Teatro: ci vuole passione!

tertulliano-teatro-milanoLa quarta Stagione del Tertulliano dichiara la propria passione militante con una cartellone coraggioso che, nonostante la crisi, propone oltre trenta spettacoli – con una particolare attenzione ai giovani.

Massimo Loreto dichiara fin da subito: «No settarismi. Non vogliamo un teatro di “vecchi saggi” ma nemmeno di soli “giovani idealisti”. Vogliamo un teatro di persone». Questo il pensiero del regista, condiviso dal direttore artistico del Tertulliano, Giuseppe Scordio (e si noti: quest’ultimo sarà “diretto”, a sua volta, da Loreto in Lettera al mio giudice). Del resto, Scordio è un direttore capace di portare avanti una proposta artistica che, seppure giunta solo al quarto anno, viaggia sicura tra grandi autori, classici rivisitati con intelligenza e nomi nuovi ma promettenti.

Per quanto riguarda il gruppo dei vecchi saggi, ovvero i classici ineludibili, impossibile non confrontarsi con Shakespeare: ad aprire la Stagione, la bravissima Caroline Pagani che, con Hemletelia, narra le vicende del principe più tormentato della storia teatrale dal punto di vista del fantasma di Ofelia; così come la Bi(g)sbetica domata (per la regia di Leschiera) tenterà di raccontare, in versione contemporanea, il rapporto uomo-donna sui toni della farsa. Accattivante anche la rilettura di Nedjari e Mingarelli di due testi arcinoti di Pinter (rispettivamente, L’amante e Il Calapranzi) – dei quali si valorizzeranno anche le sfumature più divertenti.

Uno sguardo alla letteratura attraverso gli occhi di alcuni autori tanto geniali quanto trascurati, quali Zola (con la Nanà di Salines); Simenon ripreso da Loreto (nel sopracitato Lettera al mio giudice) e da Zecca con L’affaire Picpus; Dürrenmatt, grazie all’adattamento scenico del radiodramma Una (disprezzata) sera d’autunno – a opera di Leschiera; e, infine, Mark Twain, al quale Renda s’ispira per il suo Lucifer’s Show (liberamente tratto da Lettere dalla Terra). E non dimentichiamo il celeberrimo testo di Dorfman, La morte e la fanciulla (per la regia di Merlini), che affronta il rapporto vittima-carnefice con insuperata abilità e capacità di fascinazione.

Ma la passione è spesso provocazione: ecco allora alcuni spettacoli che ci faranno riflettere su tematiche forti quali la malattia (in Preghiera. Un atto osceno di Ortolani o Desideranza del duo Gangi-Giacomazzi), l’immigrazione in Chi ha paura delle badanti? – e, ancora, la rivisitazione farsesca dell’apocalisse in Apocalyspe Now!

Accennavamo ai giovani: le inquietudini e la mancanza di punti di riferimento di questa generazione prenderanno forma in spettacoli quali Orphans (per la regia del nostro collega di teatro.persinsala.it, Luca Ligato, che torna per la seconda volta al Tertulliano con un testo di Dennis Kelly), Neighbours, Criminale, Harvest e Sul principio del precipizio pièce che raccontano tutte della difficoltà di essere giovani cittadini in una società caotica, nevrotica e globalizzata quale la nostra.

Non potranno mancare uno spazio dedicato al teatro-danza (con Sketches of a dying time) e uno alla musica, grazie ad Autoritratti con oggetti e a due spettacoli che omaggiano Milano, quali il dialettale Una ballata per Milano – Zin Zeta Forbesetta e Le cose non contano nulla. Ma la nostra città tornerà protagonista, anche grazie a una tra le donne che maggiormente la rappresentano, Alda Merini, con regia poetica e intelligente di Fabrizio Visconti e il suo testo inedito, Senza filtro.

Tirate le somme e appassionatevi a un teatro che della passione ha fatto la sua cifra stilistica, senza badare a quelle materiali, perché – come ha ben detto ironicamente Scordio alla conferenza stampa – «quanto più un teatro s’indebita, tanto più significa che sta lavorando bene».

Spazio Tertulliano. Stagione 2013/14
via Tertulliano, 68 – Milano

Il Cartellone

dal 16 al 20 ottobre
Hamletelia
di e con Caroline Pagani

dal 23 al 27 ottobre
Le poveracce
regia Gabriele Scotti

dal 29 ottobre al 3 novembre
GabbiaNO. Ovvero dell’amar per noia
da Anton Čechov, un dis-adattamento di Woody Neri

dal 6 al 10 novembre
Una (disprezzata) sera d’autunno
adattamento dai radiodrammi di Dürenmatt
elaborazione drammaturgica e regia di Francesco Leschiera

Per la rassegna Contagio:
dal 13 al 17 novembre Preghiera. Un atto osceno
dal 20 al 24 novembre – Chi ha paura delle badanti?
dal 27 novembre al 1° dicembre – Desideranza

dal 3 all’8 dicembre
L’amante
di Harold Pinter
regia Omar Nedjari

dal 9 al 14 dicembre
Tritacarne Italia Show – Christmas Edition
regia Carlo Mallus

dal 15 al 17 dicembre
Le cose non contano nulla
regia Martino Corti e Gianfelice Facchetti

dal 18 al 22 dicembre
Una ballata per Milano – Zin zeta furbeseta
da un’idea di Piero Lenardon
regia Marta Maria Marangoni

dal 10 all’11 gennaio 2014
Autoritratti con oggetti – quadri espositivi del disamore
regia, testi e musiche Gianluca de Rubertis

dal 14 al 21 gennaio
Il Calapranzi
di Harold Pinter
regia Antonio Minganelli

dal 22 al 26 gennaio
Loop – Tutto torna uguale
scritto e diretto da Gipo Gurrado

dal 29 gennaio al 2 febbraio
Lucifer’s Show
Liberamente ispirato a Lettere dalla Terra di Mark Twain
drammaturgia e regia Filippo Renda

dal 5 al 16 febbraio
La morte e la fanciulla
di Ariel Dorfman
regia Dario Merlini

dal 19 febbraio al 2 marzo
Senza filtro – Uno spettacolo per Alda Merini
di Fabrizio Visconti e Rosella Rapisarda
regia Fabrizio Visconti

dal 5 al 16 marzo
La Bi(g)sbetica domata
da William Shakespeare
elaborazione e riduzione Ermelinda Cakalli
regia Francesco Leschiera

dal 19 al 23 marzo
L’affaire Picpus
di Enrico Bonavera e Christian Zecca
regia Christian Zecca

dal 26 marzo al 6 aprile
Apocalypse Now!
Scritto e diretto da Mr. Blusclint

dall’8 al 18 aprile
Orphans
di Dennis Kelly
regia Luca Ligato

dal 30 aprile al 4 maggio
Neigbours
regia Ilaria Ambrogi
di e con Irene Turri e Francesco Meola

dal 7 al 18 maggio
Lettera al mio giudice
di George Simenon
regia di Massimo Loreto

dal 21 al 25 maggio
Il piccolo Eyolf
da Henrik Ibsen
testo e regia Michelangelo Zeno

dal 28 maggio al 1° giugno
Criminale
di Javier Daulte
regia Carolina Raquel Sylwan
 
dal 4 all’8 giugno
Nanà
di Émile Zola
regia Antonio Salines

dall’11 al 15 giugno
Anton – Scherzo in un atto
dalle lettere, le opere e i taccuini del dottor Čechov
drammaturgia e regia Vanessa Korn

dal 18 al 22 giugno
Harvest – quanto costa un uomo al chilo?
di Manjula Padmanabhan
regia Fulvio Vanacore

dal 25 al 29 giugno
Sul principio del precipizio
drammaturgia e regia Irene Petra Zani

dal 2 al 6 luglio
Sketches of a Dying Time
compagnia EgriBiancoDanza
coreografie Raphael Bianco