Passaggio in India

Il passo sapiente e fluente di Silvia Vona apre scenari immaginifichi sull’antica tradizione della danza Odissi indiana. Sonorità e colori inusuali incantano al Teatro Furio Camillo.

Nella tradizione indiana la danza non è una creazione dell’uomo, ma nasce da una rivelazione divina.
Lo stile di danza Odissi, quella praticata da Silvia Vona e portata egregiamente sulle tavole del Teatro Furio Camillo con la performance Sringara Pada – Il passo dell’amore, è una delle forme più antiche ancora praticate in India.
La danza Odissi è originaria dello stato dell’Orissa e le sue prime testimonianze sono sculture risalenti al II secolo a.C.  Nata come pratica religiosa delle danzatrici Mahari consacrate al culto di Jagannath – una delle forme di Krishna, ovvero il Signore dell’Universo – e dei giovanissimi danzatori Gotipua, venne pesantemente condannata nel XIX secolo a causa del nuovo senso del pudore importato nella borghesia indiana dagli inglesi. La pratica della danza subì quindi un forte arresto fino a quando l’avvento dell’indipendenza indiana non riportò in auge un recupero dell’Odissi che, nella sua forma odierna, si basa da una parte sulla danza dei Gotipua  e delle devadasi – la danza delle serve di dio – e dall’altra sullo studio dei bassorilievi scultorei dei templi e sull’analisi testuale di antichi trattati sulla danza.
Solo vedendo un’esibizione vera e sincera di questo stile si può intuire quanto l’Odissi faccia effettivamente parte di quei fenomeni per cui è lecito pensare che ci siano delle popolazioni che, per cultura o tradizione o modo di vivere, abbiano una consapevolezza e capacità ricettiva nettamente superiore. Tale forma coreutica mescola elementi maschili e femminili e ogni minimo movimento di ogni singola parte del corpo assume un significato ben preciso che, agli occhi di noi occidentali, è perlopiù incomprensibile. Si narrano storie, miti e leggende e la danzatrice, con i soli movimenti, con i soli sguardi, deve saper restituire sensazioni ed emozioni che espresse attraverso le parole perderebbero il loro allure magico e sensoriale.
Fattore indispensabile è la presenza della musica che con la danza forma un tutt’uno inscindibile in una mescolanza di ritmi e sonorità affascinanti, che si fanno ora lievi ora incredibilmente frenetici. A sottolineare le variazioni ritmiche sono la miriade di minuscoli campanellini da cui è cinta la veste della danzatrice, ma anche caviglie e polsi. Busto, braccia, testa, collo e occhi viaggiano su una linea di movimento estremamente morbida e fluida, accompagnando e facendosi accompagnare dal movimento ritmico dei piedi che sembrano quasi amplificare l’effetto delle percussioni.
Uno stile estremamente difficile, uno spettacolo di tradizione e cultura veicolato attraverso la danza che trascina in queste storie misteriose fatte di eroi e dei e di brani tratti dal Gita Govinda, uno dei grandi testi dell’eros indiano, dove viene celebrata l’unione dell’anima – Radha, il femminile – con il dio Krsna.
Su tutto la capacità espressiva, oltre che tecnica, della stupenda Silvia Vona lascia attoniti e meravigliati.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Furio Camillo
Via Camilla, 44 – Roma
giovedì 14 gennaio 2016
ore 21

Teatro Furio Camillo presenta
Sringara Pada – Il passo dell’Amore
regia Nora Lux
con Silvia Vona
disegno luci Nora Lux
voce narrante Ludovica Avetrani
tecnico luci Daniele Spadaro