La guerriera di Bahia

Dal Brasile, con Teresa, approda al Teatro Vascello l’emozionante racconto di una vita sempre in bilico tra disgrazia e riscatto.

La Sala Studio del Teatro Vascello, stretta e lunga, accoglie uno spettatore inquieto. In prima fila sembra quasi di correre un pericolo. Si è chiamati ad assistere all’interno della scena: i movimenti, i passi, il corpo della protagonista saranno tremendamente vicini, e allo spettacolo parteciperanno colpi di tosse, sospiri e cambi ripetuti di posizione sulla sedia. «Sono luoghi alternativi e quindi un po’ scomodi» spiega la regista Norma Martelli. Tutti sembrano entusiasti all’idea di partecipare a qualcosa di speciale. La Compagnia della Luna presenta Teresa, testo teatrale di Toni Fornari, tratto dal famoso romanzo di Jorge Amado Teresa Batista stanca di guerra, intenso e quanto mai attuale. Teresa Batista, interpretata brillantemente da Silvia Siravo, è una pianta con le radici nella disgrazia. Una vita che porta sulle spalle come un fardello pesante, dal quale si libererà lasciandone traccia su quelle dei presenti: raccontando la sua storia. Appena adolescente, snella e ribelle, Teresa è venduta da una zia all’orribile Capitano Justiniano Duarte da Rosa, in cambio di roba di poco valore. Diventerà la sua schiava e amante e, poco più che bambina, conoscerà la violenza, la paura e la vergogna. Il fugace e quasi casuale incontro con Daniel, giovane e vigliacco, la porterà a liberarsi di questo odioso padrone, in una circostanza tragica resa in scena in maniera estremamente intensa. Dopo la prigione comincerà la sua vita da ballerina di samba, un aspetto su cui nella rappresentazione ci si sofferma poco, privilegiando sicuramente la descrizione di una Teresa guerriera a scapito della seducente “encantada” del romanzo. L’eroina ce la farà a rialzarsi, come «il popolo brasiliano che quando lo credono morto risuscita dalla bara». È proprio a causa del suo carattere tempestoso e ribelle che riuscirà a incontrare il vero amore: il marinaio Juanario Gereba. Dopo le lunghe violenze che era stata costretta a subire, rappresentate dall’attrice rigorosamente in piedi, Teresa si stende e si abbandona all’autenticità della passione, dimostrando una capacità di rigenerazione fuori dal comune. Nella trepidante attesa di incontrare di nuovo quest’uomo che non può essere completamente suo, Teresa vive, nella sintesi della scena teatrale, due nuove importanti avventure di cui è protagonista nella vita da prostituta: lo “sciopero del canestro” contro il trasferimento del bordello cittadino in una zona malsana, e la lotta contro il vaiolo, combattuta con una squadra di compagne, le sole a non avere paura della malattia.
La scena è composta da una pedana e da un fondale nero ed è delimitata da una scenografia sonora che dialoga e interagisce con la protagonista, con musiche eseguite dal vivo dal musicista Ivan Gambini. Teresa alla musica si rivolge, da lei viene interrotta, sollecitata, consolata. Lei stessa salta da un barile di latta all’altro, come una belva selvatica, per scandire e accentuare la tensione. Un lungo intro di percussioni porta il pubblico a Bahia, la bellezza ruvida e intensa di Silvia Sirago lo rapisce ed è subito chiaro che il monologo sarà una sorta di catarsi, uno sfogo liberatorio per poter continuare a vivere.
La narrazione segue un percorso circolare, più chiaro rispetto alla complessità e la frammentazione del romanzo. La tematica trattata è sempre tristemente di attualità e la prostituta di Bahia si rivolge direttamente al pubblico sfidando ogni tabù, per parlare della condizione di una donna soggetta a continui abusi, e di altre discriminazioni, ad esempio in materia di affitti. Avvolta in un telo bianco, più una rete da barca che un abito da sposa, Teresa seguirà in ogni caso il suo amato Janu e gli autori non scelgono il finale più consolatorio. La brava protagonista allo scoppio degli applausi regala anche una lacrima d’emozione.

Lo spettacolo continua:
Teatro Vascello
Via G. Carini, 78 – Roma
fino a domenica 6 novembre
orari: da giovedì a sabato ore 21.30, domenica ore 18.30

Compagnia della Luna presenta
Teresa
di Toni Fornari
regia Norma Martelli
con Silvia Siravo
Percussioni/clarinetto/sax Ivan Gambini
scena e costumi Silvia Polidori
musiche originali Enrico Blatti