Orgoglio di donna

carrozzerie-notPer le serate del 9 e 10 ottobre Carrozzerie n.o.t. a Roma in zona Ponte Testaccio ha presentato Tragic Acid – Studio su Cassandra, Medea e Clitemnestra interpretato da una magnifica Elisa di Eusanio, per la convincente prima regia di Camilla Piccioni.

Un viaggio nel mito, attraverso tre figure di eroine greche rivisitate e riattualizzate attraverso il linguaggio classico contrapposto alla musica elettronica, opportunamente creata per l’occasione dal dj Stefano de Angelis, in arte 66K.

Lo spettacolo inizia e, come in una delle memorabili rapine del famoso ladro gentiluomo Arsène Lupin, così la nostra attrice entra in scena con passo felpato, di nero vestita e con una torcia in mano.
Le luci si alzano, la scena è spoglia, quattro sedie e altrettanti capotti appesi alle stampelle. Sola in scena, Elisa si rivolge al pubblico e da il via ai propri monologhi.

È Cassandra e con il racconto della preveggente sacerdotessa di Apollo che Elisa apre le danza, indossando un frac nero, occhiali da sole anni ’50 e un cappello cilindrico. Un po’ come il grillo parlante della favola di Pinocchio.
Pone a terra fogli neri, tanti quanti i presagi-sventure che sta per raccontare, creando come un cerchio magico da cui lei stessa non potrà sfuggire. Il poco spazio in cui si muove non impedisce, tuttavia, alla protagonista di essere espressiva, ironica e disinvolta nelle dinamiche sceniche.

È la musica dance dj Stefano de Angelis che, chiudendo il primo quadro, permette alla nostra attrice si cambiarsi d’abito e di personaggio. Con un cappotto rosa, come la tata Francesca di un famoso telefilm americano degli anni ‘90, la sua voce è sciocca, cantilenante, i suoi capelli sono in disordine, unti, sembra una scapestrata. È Medea, figura di una donna depressa, moglie di Giasone, abbandonata dal marito per un’altra. Ma alla depressione accompagna cocente la rabbia di donna tradita, offesa dal coniuge e che medita rivalsa.
E mentre la musica segna un ulteriore cambio di scena, Elisa veste il terzo cappotto, segna il proprio viso di nero e altera la voce: è Clitennestra, la furente eroina, moglie del re di Argo. Quell’Agamennone che decise di sacrificare la figlia Ifigenia alla dea Artemide pur di avere quel vento propizio, indispensabile alle flotte per salpare alla volta di Troia.
Tornato dopo dieci anni di guerra, vittorioso e con una schiava (concubina) al seguito, Cassandra, Agamennone va, però, incontro alla vendetta della moglie.
La morte dei due amanti, uccisi da Clitennestra, che in un primo momento si era mostrata benevola nei confronti del proprio re e consorte, è un momento di riuscita complessità drammaturgica. Sotto una luce psichedelica, accompagnata dalla musica del dj K66, con addosso l’ultimo cappotto, Clitennestra consuma la propria rivincita e orgogliosa si rivolge al pubblico, esclamando: «In nome dell’onore delle donne, giustizia è fatta!».
Un finale tragico e grandioso, degno di una interpretazione da applausi per la capacità di mantenenere alta l’attenzione e la partecipazione del pubblico per tutto lo spettacolo.

Lo spettacolo è andato in scena
Carrozzerie_n.o.t

9 e 10 ottobre ore 21

Tragic Acid – Studio su Cassandra, Medea e Clitemnestra
regia di Camilla Piccioni
di e con Elisa di Eusanio
musica dal vivo di Stefano de Angelis 66k