Partire o no?

Allo Spazio Tertulliano è in scena Un soggetto per un breve racconto. Un viaggio introspettivo nell’animo di una donna che deve decidere le sorti del suo futuro.

All’atto di salire sul palco, Nina si trova di fronte a due bivi nello stesso momento. Partire o no? E prima di salire su quel treno: in assenza del suo amato, è giusto recitare o no? Scegliere da che parte andare non è mai facile. Tra il rischio e la prudenza, tra il decidere se prendere una strada o abbandonarla, ecco Nina, la protagonista de Il Gabbiano di Anton Čechov.

Quando arriva in sala, tenendo stretti gli abiti di scena non ancora indossati, la donna ha già in mano il biglietto per un’altra destinazione. Vuole cambiare vita, desidera dare fiducia al proprio istinto: rivolto verso il teatro e l’amore. Non vorrebbe abbandonare le due passioni, da qui la paura di scegliere.

Rossella Rapisarda, la protagonista che si sforza di avvicinarsi a Nina, in realtà – sul palco – rappresenta se stessa. Timori e speranze personali emergono nel ripetuto dialogo che instaura con il pubblico. Ma alla protagonista del dramma russo, con la quale condivide l’infanzia trascorsa sulle rive di un lago e un amore infelice, Rossella si sente molto vicina.

Nel continuo gioco di specchi dello spettacolo, che porta Rapisarda a un ritmico scambio tra la propria identità e quella di Nina, si intravede la paura – soprattutto quella di fare la fine del personaggio di Čechov, che si accontenta di vivere nella mediocrità dei palchi di provincia. Rossella, al contrario, con il teatro vorrebbe farsi un nome. Da qui il dilemma: rassegnarsi a una vita modesta o partire? Seguire anche in questo caso le scelte di Nina o staccarsi dalla sua figura e rischiare autonomamente?

Partendo dal testo di Čechov, l’idea dello spettacolo è quella di far riflettere sulla vita degli artisti in generale. Ma il discorso può anche essere allontanato dalla specificità del teatro per riferirsi a qualsiasi situazione di incertezza che caratterizzi la quotidianità dell’essere umano. La scenografia molto semplice aiuta a focalizzare l’attenzione del pubblico sull’unica interprete, alla quale è lasciata la massima libertà di espressione e che porge domande a se stessa e al suo pubblico – domande forse senza risposta per ognuno di noi.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Spazio Tertulliano

via Tertulliano, 70 – Milano
fino a domenica 1° aprile

Un soggetto per un breve racconto
da Il gabbiano di Anton Čechov
di Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda
regia Fabrizio Visconti
con Rossella Rapisarda