A new dream

teatro-oscar-milano1Al Teatro Oscar di Milano, Maddalena Mazzocut-Mis torna a fondere i suoi studi sul kitsch e il grottesco con la pratica di riscrittura creativa del grande classico Sogno di una notte di mezz’estate.

Maddalena Massocut-Mis, docente di Estetica e di Estetica dello spettacolo all’Università degli Studi di Milano, torna in scena con uno dei progetti più ambiziosi della sua carriera tratto da Sogno di una notte di mezza estate. Il testo è considerato, come forse tutta la drammaturgia shakespriariana, un mostro intoccabile, dalla trama intricatissima e estremamente complesso da riadattare in chiave moderna.

Tuttavia il pregio della scrittura drammaturgica della saggista è sempre stato quello di rendere ogni spettacolo un lavoro autonomo e godibile, al di là di una precisa conoscenza delle fonti originarie e difatti riesce infondere al testo un nuovo vigore, andando a investigare, tramite un lavoro di approfondimento e scandaglio, nuovi aspetti nascosti della commedia, creando uno spettacolo godibile e dalla grande sensibilità moderna.
Lo spettacolo, portato in scena con la regia di Paolo Bignami, abbandona la usuale chiave onirica e fiabesca, lasciando il posto a una scenografia minimale, con pochi oggetti d’arredo che mirano a ricreare un’atmosfera estraniata e ruvida da meta-teatro.

Puck, riadattato in chiave romagnola, diviene un Mazapegul, un onirico regista che taglia e cuce i frammenti dell’amore dei protagonisti e ne ordina atteggiamenti e sentimenti. Il quartetto amoroso composto da Ermia, amata da Lisandro e Demetrio, a sua volta corteggiato da Elena, sono interpretati da due soli attori che interpretano tutte le parti del racconto, creando una situazione da soap opera, materializzando un racconto shaksperiano esilarante e a tratti goffamente erotico. Ogni gesto e atteggiamento degli innamorati viene ordinato da una voce esterna, divenendo estraniato e al limite dell’allucinazione e della follia. Lo spettatore può essere sorpreso e a tratti addirittura confuso da questa felicemente sfrontata sovra-interpretazione da cui vengono suggeriti i vari piani di interesse presenti nella scrittura shakespeariana. La scena diviene una sorta di camerino-metafisico che sottolinea il rapporto di vittima-carnefice che contraddistingue le due coppie all’interno della commedia e la dimensione assolutamente vuota e intercambiabile dei personaggi di Elena e di Ermia.
Lo spettacolo risulta assolutamente godibile grazie soprattutto alla performance corale degli interpreti che hanno giocato sul ritmo e sugli accenti delle parole, che pronunciate con lucido distacco e divertimento, portano a riflettere sulle dinamiche amorose e sui suoi limiti.

Una riscoperta tutta da gustare.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Oscar

via Lattanzio 58, Milano
dal 26 al 30 novembre

Un sogno
da A Midsummer Night’s Dream di William Shakespeare
drammaturgia Maddalena Mazzocut-Mis
regia Paolo Bignamini
con Luca Cairati, Federica D’Angelo, Ksenija Martinovic
scene e aiuto regia Francesca Barattini
assistente Shantala Faccinetto
foto Stefania Ciocca – Giulia Gattere, Teatro Ca’ Foscari
grafica Daniela Ferrario
organizzazione Carlo Grassi
produzione ScenAperta Altomilanese Teatri in collaborazione con Università degli Studi di Milano, CSBNO – Consorzio Sistema Bibliotecario Nord-Ovest e Fondazione Collegio delle Università milanesi, con il contributo di Fondazione Cariplo