Dal 24 al 30 luglio torna una tra le manifestazioni teatrali della città di Volterra. Un’incursione corsara firmata Andrea Kaemmerle molto diversa – per forme e contenuti – dagli anni targati Armando Punzo.

L’edizione numero 31 del Festival nasce in maniera rocambolesca dopo la decisione dei quattro comuni che lo finanziavano, oltre alla Regione Toscana, di ridurre ulteriormente i contributi per lo stesso – diretto negli ultimi anni da Punzo che, per questo motivo, ha deciso di non partecipare al bando di assegnazione.
Andrea Kaemmerle, per Guascone Teatro, si è ritrovato, dopo aver vinto con un’offerta al ribasso di 29.500 Euro, nella condizione di organizzare la manifestazione nel pochissimo tempo che questa assurda – per tempistica e mancanza di requisiti qualitativi – “competizione” ha lasciato alla programmazione.
Il Festival – o forse sarebbe meglio scrivere la rassegna teatrale – si svolgerà principalmente nelle piazze e nei palazzi di Volterra e, parzialmente, degli altri tre comuni che sostengono l’iniziativa. Dato il poco tempo a disposizione (oltre alla ristrettezza dei mezzi economici messi in campo), non è stato possibile predisporre una vera programmazione che, per esempio, prevedesse delle residenze, e Guascone Teatro si è concentrato sulle conoscenze artistiche maturate nella decennale programmazione di Utopia del Buongusto, cercando di coniugare qualità e quantità per arrivare a un pubblico eterogeneo – racconta Kaemmerle in conferenza stampa.
Aldilà degli esiti che avrà la proposta di quest’anno, va sottolineato che vi sono Festival (in Italia, come nel resto d’Europa) che propongono teatro e danza contemporanea e, per tradizione, vantano contenuti innovativi e di ricerca che devono essere salvaguardati – al di sopra dell’alternanza alla direzione artistica – proprio per la loro specificità, come momento di aggregazione, dialogo e conoscenza tra operatori del settore, artisti e critica.
Ma veniamo al Volterra Festival targato Guascone Teatro. Una mostra di Brunella Tegas, i Quadritos – un modo lieve di rielaborare la morte rappresentandola – accompagnerà gli spettatori per tutta la durata del Festival. Per gli spettacoli musicali, in senso lato, Irene Rametta presenterà Canti in Bilico; mentre Guascone Teatro e Materiali Sonori, L’orchestra Nazionale della Repubblica Popolare di Danghisia (sempre a Volterra). La Girlesque Street Band – un ensemble tutto al femminile – con la sua musica itinerante nel centro storico di Pomarance, si esibirà dopo la Compagnia spagnola Marionetas Colegones.
Tornando a Volterra, Guascone Teatro e i Gatti Mezzi metteranno in scena l’inossidabile Lisciami. A Montecatini Val di Cecina, per un omaggio a Gaber e Jannacci, La Macchina del tuono si esibirà in I due corsari. In prima nazionale, a Volterra, Guascone Teatro sarà protagonista di Ogni fuga è un’arte, e Felice Pantone – cantastorie e artista di strada – porterà Una goccia cantata.
Una delle specificità dell’edizione di quest’anno di Volterra Teatro, oltre all’uso di piazze, vicoli e scorci per movimentare la città (come richiesto dal bando), sarà una serie di incontri tra pensatori e pubblico. Masolino D’Amico argomenterà Dalla commedia all’italiana al clown, mentre Ives Lebreton terrà un incontro sulla Comicità nella tragedia. 50 anni di viaggio nel teatro.
Per i laboratori, si segnala quello – gratuito – tenuto da Riccardo Goretti, Dalla scrittura alla messa in scena.
Nella sede più propriamente teatrale, Anna Meacci sarà protagonista di Caldane – spettacolo che gioca sull’impossibilità, oggi, di capire l’età delle donne. Mentre, a chiusura di Festival, presenterà Volevo fare la dj. Per un teatro dialogante con la pittura, ancora Riccardo Goretti (con Edoardo Nardin) si esibirà in Vero su Bianco. In prima regionale, Le sorelle Marinetti arriveranno con Topolini, mici e pinguini innamorati.
Da notare e lodare che la maggior parte degli spettacoli sarà a fruizione gratuita e i pochi a pagamento a 5 Euro.

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