Firenze. Vandana Shiva, nel suo sari color porpora, si mescola al pubblico sedendosi nelle prime file della platea – in attesa del suo intervento sul palco – e sorride ringraziando quei pochi che le chiedono un selfie per immortalarsi con lei.

La scienziata indiana, laureatasi in fisica quantistica (dopo aver frequentato corsi in Gran Bretagna e Stati Uniti), e oggi ritenuta la più grande teorica di ecologia sociale, lascia la fisica nucleare appena tornata nel suo Paese – dopo gli studi all’estero – in quanto rimane sconvolta alla vista di una grande diga che era stata costruita, nel frattempo, ai piedi dell’Himalaya. Opera edificata con gli aiuti della Banca Mondiale, che aveva completamente stravolto il paesaggio a livello estetico, oltre all’habitat naturale. A dette devastazioni, andavano aggiunti i problemi di quegli indiani che, in cerca di lavoro, erano arrivati in massa nella zona, vivendo in baraccopoli, lontani dalle loro famiglie.
La lectio magistralis di Shiva a Firenze, fa parte di una serie di eventi in città che trattano di Democrazia della Terra – tale il titolo della rassegna. Una volta sul palco, la scienziata indiana ha, innanzi tutto, ringraziato i presenti per la loro sensibilità nei riguardi dell’ecologia e della salute del pianeta, mettendo in guardia il pubblico sul fatto che, negli ultimi decenni, gli esseri umani sono stati trattati solo come consumatori e che la globalizzazione è stata imposta quale un obbligo.
Shiva ha puntato il dito su quell’uno per cento di magnati che detengono l’87% della ricchezza mondiale e si è indirizzata, in particolare, a Bill Gates, l’uomo più ricco al mondo – negli ultimi dieci anni – amato e venerato, ma che di umano non sembra fare proprio niente; infatti, secondo l’ecologa, Gates investe, sì, in Africa, ma per influenzare i contadini a usare i semi Ogm. La scienziata ha segnalato anche un aneddoto molto particolare, sempre riguardo a Bill Gates. Sembrerebbe che, dopo una sua visita in India (nel 2016), le rupie in banconote di piccolo taglio siano state improvvisamente dichiarate fuorilegge, con la conseguente eliminazione dal mercato del 94% delle piccole imprese nazionali, che si servivano delle stesse per le loro attività. Shiva ha anche sottolineato – per demistificare false credenze – che Bill Gates non ha inventato nulla di ciò che gli si attribuisce nell’immaginario collettivo, avendo in realtà acquistato e fatto sviluppare ad altri qualcosa che esisteva tecnologicamente, in embrione, anche in precedenza.
Tra i molti imprenditori multimiliardari citati dalla scienziata, non poteva mancare nella lista dei “cattivi” il proprietario di Amazon, Jeff Bezos, impossessatosi delle feste indiane più note per fare pubblicità alla più grande Internet Company al mondo. Altro caso segnalato, quello della Monsanto, la multinazionale del comparto chimico che sta tentando l’unione con la casa farmaceutica Bayer, per diventare non solo il maggiore colosso del settore chimico, quanto il detentore monopolistico dei semi per l’agricoltura. In India e Bangladesh, è bene ricordarlo, il cotone Ogm Monsanto, in venti anni, ha aumentato enormemente i propri costi e, nonostante l’agricoltura Ogm sia propagandata come la soluzione ai problemi del settore, quest’anno il raccolto è andato totalmente perduto. Gli episodi di “mal sviluppo”, come li appella Vandana Shiva, sono innumerevoli e spesso totalmente censurati dai media occidentali. Un altro esempio? Nella filiale indiana di una nota azienda statunitense di bibite, le donne andavano a prelevare a piedi l’acqua a chilometri di distanza, fino a che una di queste, la sessantenne Malana, ha detto basta e si è rivolta ai media: «Dite ai vostri consumatori che stanno bevendo il nostro sangue».
Vandana Shiva ha concluso il suo intervento riportando che il 50% del cambiamento climatico è dovuto all’agricoltura chimica, e che gli scienziati sono ormai certi che abbiamo di fronte a noi ancora un secolo e poi inizieremo a estinguerci – se non ci prenderemo doverosamente cura della Terra: «Conoscenza, ricchezza e benessere sono concetti ormai distorti. Il mondo sta andando verso un’agricoltura senza contadini e un lavoro senza lavoratori. Il mondo rimarrà in mano a solo pochi eletti? Bisogna contrastare la colonizzazione della nostra mente e della nostra democrazia».
Dopo l’intervento dell’ecologa sociale la lettura – a cura di tre prelati e una suora – di una rivisitazione delle prediche del Savonarola contro tutti i peccati della Chiesa.
Grazie a Odeon che ha regalato un pomeriggio intenso e istruttivo.

L’evento si è svolto:
Teatro Cinema Odeon
piazza degli Strozzi, 2 – Firenze
domenica 28 gennaio, ore 17.00

Vandana Shiva
Lectio Magistralis con Vandana Shiva

Indignati
Prediche di Savonarola
con i predicatori del Terzo Millennio don Andrea Bigalli, don Fabio Masi, don Alessandro Santoro e suor Leda Baldini
musiche dal vivo di Stefano Corsi (arpa celtica e armonica a bocca)