Long time ago…

All’interno della XVII edizione del Festival Flautissimo, presso la Centrale Presente – Ruotalibera Teatro è andato in scena il reading di uno dei capolavori di Yehoshua.

Nell’anno 999 Parigi era ancora un piccolo borgo della provincia nordeuropea, lontana anni luce dalle ricchezze e dai fasti del Mediterraneo; alla vigilia dell’anno Mille, l’Europa ha un aspetto che oggi appare fantastico, inimmaginabile. Tuttavia, a dimostrazione che non si tratti di mera fantasia letteraria ma della storia profonda del nostro continente, a più di mille anni di distanza noi contemporanei possiamo rintracciare numerosi elementi di vicinanza in grado di illuminare il nostro presente così confuso. Un talento letterario come Abraham B. Yehoshua questo lo sapeva bene, quando – alla fine del millennio successivo, nel 1998 – costruì il suo Viaggio alla fine del millennio sulla contrapposizione tra l’incandescenza solare del Sud di Tangeri, cuore dell’opulenza sefardita (in un contesto dove la cultura araba si armonizzava meravigliosamente con quella ebraica, offrendo contributi irripetibili nella storia della cultura, delle scienze e delle arti) e la rigidità dogmatica e fredda del Nord, il continente rappresentato dalla visione inquisitoria della comunità askhenazita.

Un’epoca che la storiografia ha bollato come “secoli bui” quando in realtà il presente sembra persino più oscuro, dal momento che all’epoca il Califfato era quello di Cordova, ospitale e promotore di scambi commerciali con qualsiasi altro popolo, aperto al confronto e felice di convivere con realtà spirituali e religiose lontane dalla sua; Viaggio alla fine del millennio, attraverso le vicende individuali di alcuni personaggi inventati, porta a interrogarci sul rapporto tra civiltà, sulle tensioni ideologiche e morali a volte riferite a temi privati come l’amore (si possono sposare due donne? si possono amare nella stessa maniera?). Oltre alla letteratura, è la musica a farsi testimone di questa fase di incontro e amalgama culturale, nonché di tensioni inconciliabili tra visioni del mondo così lontane. Non è un caso infatti che lo spettacolo Viaggio alla fine del millennio – in scena l’11 e il 12 dicembre presso il Centrale Presente – rientrasse all’interno delle manifestazioni del diciassettesimo Festival Flautissimo, che per tema ha scelto proprio il viaggio e dove i fiati sono stati i protagonisti nel corso di diversi eventi in scena tra l’Auditorium Parco della Musica, il circuito delle Biblioteche di Roma e altre istituzioni della capitale, sempre all’insegna dei rapporti tra musica e letteratura.
Le note del sax soprano, del flauto e del clarinetto di Gabriele Coen, direttore musicale dello spettacolo, e quelle della chitarra e dell’oud di Stefano Saletti, hanno offerto il tappeto musicale e lo sfondo suggestivo per il reading di Tania Garribba; le scale arabe e le melodie mediterranee si sono dimostrate l’accompagnamento più adeguato per le sognanti parole di Yehoshua, ma anche l’unico elemento stimolante della serata. Infatti, non sono stati sufficienti la buona interpretazione della lettrice e la bellezza delle pagine dello scrittore israelita per dare ritmo ed energia allo spettacolo, costruito su una regia piuttosto approssimativa (per non dire assente o ovvia) di Lisa Ferlazzo Natoli. Da un’idea del genere, a partire dal coinvolgimento dei musicisti, si sarebbe potuto costruire qualcosa di più articolato e di maggior coinvolgimento, anche perché sarebbe stato più incisivo l’aspetto che più ci interessa in questi tempi così drammatici, ovvero la possibilità che la storia di mille anni fa possa ancora riguardarci e dirci molto di più sulla nostra vita rispetto ai fatti di cronaca.

Lo spettacolo è andato in scena:
Centrale Presente
Via Alberto da Giussano, 58 – Roma
11 e 12 dicembre 2015 ore 21.00

Festival Flautissimo – Il viaggio segreto della musica presenta
Viaggio alla fine del millennio
di Abraham B. Yehoshua
regia Lisa Ferlazzo Natoli
con Tania Garribba
musiche Gabriele Coen e Stefano Saletti