Teatro totale

elfo-pucciniAl teatro Elfo Puccini dal 14 al 25 ottobre La vita cronica, gestazione che è costata quattro anni di lavoro all’Odin Teatret, con il risultato di uno spettacolo shockante, travolgente, amaro e luminoso al tempo stesso. Un vortice indescrivibile, che va vissuto totalmente e difficilmente può essere raccontato.

L’impressione che si ha uscendo dallo spettacolo è quella di aver assistito a una rappresentazione vivente delle storie dei protagonisti del quadro La zattera di Medusa di Delacroix. Chissà che storie hanno questi naufraghi, che si aggrappano alle assi di legno ormai marcite, ai corpi morti che non possono essere onorati con riti funebri ma fungono dissacratoriamente da “oggetti” di protezione per non cadere o per bilanciare il peso della zattera. Le multiformi manifestazioni che si muovono su questo palco fatto di assi di legno, con al centro una bara trasparente e in fondo ganci da macellaio, ricordano potentemente questo dipinto, con tutto lo stesso carico di dissacrante sacralità. Sono uomini e donne che vengono dai paesi più disparati, tutti con la propria storia di dolore, col proprio fardello che cronicamente rimane sulle loro spalle. Tutti si aggrappano, si maltrattano, si sotengono a vicenda, naufragando nel mare della vita.
La figura che in qualche modo unisce i vari tasselli dello spettacolo è quella del giovane cileno in cerca del padre, che racchiude in sé tante simbologie care a questa tradizione teatrale: l’errante, il cieco che vede oltre la materia, il giovane che compie il percorso iniziatico, l’innocente che diviene capro espiatorio. Inizialmente questa figura sembra redimere tutti dal proprio dolore, ma, in realtà, col suo percorso di crescita e formazione non arriverà a trovare il padre. Piuttosto, giungerà a scoprire che la vita è una malattia cronica dalla quale non si può sfuggire. Il giovane – insieme alla figura della Madonna/ Kali pensata come una divintà che annienta i demoni della falsità – giustifica tutti gli altri personaggi: vuoi perché lacerato da una vita piena di lutti, dalla persecuzione della guerra o dalla condizione di profugo, vuoi perché segnato dai continui tentativi di suicidio messi in atto solo per accorgersi di essere ancora vivo.
Come in tutti gli spettacoli dell’OdinTeatret, la matrice fisica dello spettacolo è ai limiti del rischio corporeao. Tutti gli attori in scena non hanno un momento di tregua e anche quando sembrano fermi o si muovono con la lentezza solenne delle procedure sacre, emanano energia, vita interiore ed emozioni talmente strabordanti, che smuovono il pubblico fino a farlo piangere alla fine della rappresentazione. Per non parlare della partitura musicale e canora che è totalizzante, mescolando inni nazionali, canti popolari di diversi paesi, rock, pop, ninne nanne, musica solenne e religiosa.
«Lo spettacolo è un grande fiume tenuto in vita dai suoi affluenti: la danza e la musica. Questo spettacolo deve essere una maratona di danza e nessuno può stare seduto senza far niente» ha detto Eugenio Barba di questo allestimento, che ha impegnato gli attori per quattro anni a diversi riprese e con diverse durate del training e delle prove che hanno caratterizzato questa faticosa ma totalizzante gestazione.
Lo spettacolo si inserisce in una rassegna di eventi, incontri, lezioni, laboratori che l’Elfo Puccini ospita per omaggiare i 50 anni dell’Odin Teatret. Grandi i protagonisti e grandi i padroni di casa di questo teatro milanese, che sempre di più si conferma protettore della storia e della tradizione teatrale. Che soprattutto si dimostra umile e intelligente sperimentatore della contemporaneità, senza mai scadere in alcun cliché o etichetta.

Lo spettacolo continua
Teatro Elfo Puccini

C.so Buenos Aires, 33 – Milano
dal 14 al 25 ottobre 2014

La vita cronica
Testi Ursula Andkjær, Olsen e Odin Teatret
Dramaturg Thomas Bredsdorff
Regia e drammaturgia Eugenio Barba
Con Kai Bredholt, Roberta Carreri, Jan Ferslev, Elena Floris, Donald Kitt, Tage Larsen, Sofìa Monsalve, Iben Nagel Rasmussen, Fausto Pro, Julia Varley
Costumi Odin Teatret, Jan de Neergaard
Disegno luci Odin Teatret
programma completo dell’Odin Teatret all’Elfo Puccini