Imprudente come l’amore

All’interno del Festival delle colline torinesi, La Piccola Compagna della Magnolia porta in scena 1983 Butterfly, una riflessione sull’imprudenza e sulla disdicevolézza dell’amore.

Della Butterfly di Puccini non si aspetti molto chi si reca a vedere lo spettacolo 1983 Butterfly messo in scena da La Piccola Compagna della Magnolia. All’interno del Festival delle colline torinesi in scena sul palco della Fonderie Limone di Moncalieri (Torino), 1983 Butterfly presenta la storia personale di Bernard Boursicot e Shi Pei Pu, due personaggi realmente esistiti e legati da una viscerale storia di amore.
Siamo nella Pechino degli anni Sessanta, Bernard, giovane diplomatico francese, viene inviato a collaborare con l’ambasciata cinese. Durante una rappresentazione di Butterfly di Puccini, il diplomatico incontra Shi Pei Pu, un attore lirico molto noto, con il quale stringe sin da subito un forte legame di amicizia. Dopo mesi di incontri e confessioni, Bernard scopre la crudele vicenda di Shi: nata come terzogenita femmina, è costretta a vivere nei panni di un maschio per sollevare la propria famiglia dall’onta di non aver avuto eredi virili. Benché il suo aspetto non ricordi minimamente il genere biologico, Shi conserva l’animo e l’eleganza tipici del gentil sesso e confonde e strega il giovane Bernard.
I due protagonisti cadono in un intrigo amoroso, fatto di passione reale e sincero sentimento. Gli occhi di entrambi non si soffermano sui dettagli dell’aspetto ma lasciano parlare solo i cuori, che dialogano contro la volontà dei personaggi. Saranno solo il pregiudizio, la politica e le barriere della mente a separarli, a rendere impuro e inopportuno un sentimento vero, fino a definirlo imprudente e disdicevole da dover essere distrutto.

Che le sole cose volgari e sconvenienti siano rappresentate dal contesto sociale ben si evince dalla scena finale dello spettacolo, dove i protagonisti sono costretti a portare al banco degli imputati la propria intimità, per quale verranno condannati e messi alla berlina pubblicamente.
La scena, spoglia e in penombra, lascia immaginare allo spettatore l’ambente in cui tali situazioni si succedono, dimostrando come in questo spettacolo non sia poi importante il contesto spaziale, quanto quello emotivo, pieno di ostacoli tra i quali i personaggi sono costretti a destreggiarsi.
Uno spettacolo emozionante che lascia increduli e sconvolti. Gli attori, Giorgia Cerruti (Bernard Boursicot) e Davide Giglio (Shi Pei Pu), creano sul palco un magistrale incrocio chiastico di ruoli, affidando in modo invertito il personaggio della donna a un uomo e quello dell’uomo a una donna, e – attraverso il sovvertimento dell concetto di identità di genere – riuscendo a produrre caos e disorientamento nello spettatore, che sperimenta, a sua volta, la confusione e lo sgomento provati da Bernard.
La Cerruti si è dimostrata nuovamente sapiente regista e impeccabile attrice, regalandoci un nuovo e sorprendente contributo all’interno del progetto Bio_Grafie, che l’ha vista già coinvolta nel ruolo di Zelda Fitzgerald nell’omonimo spettacolo Zelda / Vita e Morte di Zelda Fitzgerald.

Lo spettacolo è andato in scena all’interno del Festival delle colline torinesi
Teatro Fonderie Limone

Via Pastrengo, 88, 10024 Moncalieri TO
17 giugno 2016 ore 21.30

1983 Butterfly
di Giorgia Cerruti
regia Giorgia Cerruti
assistente alla regia Cleonice Fecit
con Davide Giglio e Giorgia Cerruti
scene e luci Lucio Diana
costumi Gaia Paciello – atelier Pc
mmusiche Giorgia Cerruti – Cleonice Fecit
organizzazione Giulia Randone
produzione Piccola Compagnia della Magnolia, Festival delle Colline Torinesi