Un’altra Unica emozione

Antonello Venditti dal 3 febbraio 2014, in alcuni teatri italiani, ripercorrerà le canzoni più importanti che hanno segnato gli anni ’70 – ’80, soprattutto quelle lasciate sempre fuori dai concerti rock. Una bolla temporale che annuncia un ritorno al futuro anche con un nuovo disco.

Jeans, maglione classico nero e gli inconfondibili occhiali a goccia, si presenta così, sportivo, Antonello Venditti alla conferenza stampa organizzata lo scorso 2 dicembre all’Auditorium Parco della Musica, per presentare il suo nuovo tour, 70’/80’…Ritorno al Futuro, che partirà a febbraio. Ritroveremo così il noto cantautore romano con l’amato pianoforte, che durante la lunga tournée rock Unica – durata più di un anno e mezzo – aveva un po’ sacrificato.
«Ho sempre avuto due anime, quella rock e quella del pianoforte e voce, due nature che ora si mettono insieme in un concerto che è fondato sui valori sui quali mi sono formato io negli anni Settanta, la difesa dei diritti, la valorizzazione delle donne, la voglia di rinforzare i vincoli culturali di un Paese sempre più frammentato e in caduta libera», spiega Venditti durante la particolare conferenza, che sembra una rimpatriata tra vecchi amici.
Antonello Venditti porterà così in giro per l’Italia le sue canzoni di sempre, quelle che hanno attraversato gli anni ’70 e ’80 e a parte Sora Rosa, Lilly, Lo stambecco ferito e Modena, non vuole anticipare altri titoli di quella che definisce una lista e non una scaletta.
Durante questa nuova avventura Venditti sarà affiancato dal “jolly” batterista e poli-strumentista Alessandro Canini, da Alessandro Centofanti, amico suonatore di organi, e da Amedeo Bianchi al sax, per dar vita a un concerto rigoroso con canzoni mai suonate dal vivo. «Stiamo costruendo un concerto a lume di candela, un concerto bianco, dato dalla forza delle canzoni», continua Venditti appassionato. «Non c’è una canzone che preferisco del mio repertorio, la mia è un’unica canzone. Sono tutte autobiografiche. L’importante è che stiamo bene insieme» ribadisce più volte.

Non un recupero dunque, ma un tornare alle radici. Alla luce dei giorni nostri infatti le canzoni di Antonello Venditti sono sempre attuali, allineate al tempo che viviamo. «Mentre faccio un album nuovo, non posso perdere pezzi importanti della mia vita, e non voglio perdere il filo del discorso». L’artista, tra i più prolifici della cosiddetta Scuola romana, anticipa così l’uscita anche di un nuovo album previsto per la fine del 2014, e nell’attesa di questa avventura che vedrà il suo ritorno al futuro, allieta l’interessante mattinata suonando e cantando due pezzi storici: Ci vorrebbe un amico e Le cose della vita.

Dopo la partenza del 3 febbraio dal teatro Europa Auditorium di Bologna, il tour proseguirà il 5 a Bergamo, l’11 a Trieste, il 15 a Cesena, il 24 a Milano, il 28 a Cremona, il 3 marzo a Firenze, l’11 a Napoli, il 15 a Catania, il 19 a Genova, il 28 a Padova e il 30 a Montecatini culminando l’8 marzo, giorno del compleanno di Venditti, con La festa al Pala Lottomatica di Roma, dove il concerto sarà più strutturato e ripercorrerà anche gli anni ’90 e 2000.
In sala molti gli chiedono di cantare Grazie Roma, ma Venditti, in ginocchio, supplica l’appassionata platea di non proseguire, anche per scaramanzia, mentre continuano le domande che troveranno risposta non appena il piano sarà posizionato nel primo dei teatri stabiliti e intanto un altro coro intona all’unisono «Grazie Antonello».

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La conferenza stampa ha avuto luogo:
Sala Studio 3 – Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin, 30 – Roma
lunedì 2 dicembre, ore 11.30
con Antonello Venditti, Michele Mondella

70’/80’…Ritorno al Futuro
con Antonello Venditti, Alessandro Canini, Alessandro Centofanti, Amedeo Bianchi, Danilo Cherni