Andante con riserva

All’interno della rassegna Eliseo Off, è andato in scena A scatola chiusa – Andante cantabile con slancio, un monito per uscire dal proprio perimetro sicuro alla scoperta del mondo.

Uno spazio circoscritto da una linea immaginaria, il perimetro ricoperto da fogli di quotidiani dalle svariate notizie: è questa è la scena su cui si apre A scatola chiusa, uno spettacolo che parla dei moti interiori che animano ognuno di noi.

Le protagoniste sono due donne, forse sorelle, che spendono le loro giornate seguendo una routinaria e rigida sequenza di azioni, la colazione frugale, la cura del corpo che si ripete sempre con gli stessi gesti, la contemplazione del mondo all’esterno («Stimolate e ispirate dai loro idoli – Pasolini, Guccini, montale, Maria Callas, etc»). Niente, infatti, spinge le due protagoniste a varcare l’invisibile confine tra dentro e fuori e tutto le mantiene nel perimetro designato.

Protagonista della messa in scena è appunto il dentro, fisico e spirituale, mentre lo spazio spirituale ed emotivo delle interpreti viene vissuto attraverso le parole degli altri, il ricorso alla letteratura, alla poesia e alla musica. I dialoghi, infatti, non sono altro che la giustapposizione di versi più o meno noti e di canzoni quasi a sottolineare come le turbe interiori non siano solo di alcuni, ma rappresentino un sentire che accomuna l’umanità in toto.
Tutto lo spettacolo, allora, è un viaggio interiore nell’anima delle protagoniste, che non smetteno di barcamenarsi tra gioia e disperazione, tra rassegnazione e ricerca estenuante e il titolo rimanda proprio a tale viaggio, enfatizzando come il sentire sia un processo a scatola chiusa per il mondo esterno, invisibile, intangibile e inesplorabile, che, se inespresso, può soffocare e portare a quell’emotività fatta di non detti, non avvenuti, non vissuti che chiunque potrebbe riconoscere di aver esperito.

Tuttavia, di A scatola chiusa – Andante cantabile con slancio, proprio la virtù appena descritta rappresenta, purtroppo paradossalmente, il principale limite di una sostanziale retorica drammarturgica.

Alla domanda, se lasciarsi guidare da sensazioni interiori, o varcare l’invisibile confine di demarcazione tra noi e l’esterno e provare a entrare in contatto con il mondo, la risposta è proprio l’apertura della scatola («L’asfissia sarà il motore che permette alle due di arrischiarsi ad uscire nel mondo»), metafora di una vita che le protagoniste decideranno di vivere fuori dal proprio guscio per affrontare la realtà esterna, tenendo a bada le proprie emozioni e preservando la propria delicatezza.

Forse troppo, o troppo poco.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Eliseo
Via Nazionale 183, Roma
dal 27 Ottobre al 13 Novembre 2017
ore 22

A scatola chiusa – Andante cantabile con slancio
di Chiara Cardea e Mariza Petrovic
con Chiara Cardea e Silvia Mercuriati
costumi Daniele Cristina
scene e luci Lidia Hamer
calligrafia e cartonnage Nicola Pannofino e Roberta Pibiri
regia di Chiara Cardea
produzione Teatro Eliseo