Facciamo che io ero il tuo carnefice e tu la mia ossessione…

tertulliano-teatro-milano1La giovane compagnia Arlaune Teatro porta in scena la commedia nera di Dennis Kelly After the end. E lo Spazio Tertulliano diventa il bunker sulle cui pareti si scontrano ossessioni e desideri in uno spietato gioco del potere.

Una scena fredda, metallica, un tavolino e due sedie di ferro e un contenitore di provviste. Dal soffitto pendono come stalattiti gocce illuminate che ricordano gli antri umidi delle caverne. Un ragazzo e una ragazza parlano costernati dell’esplosione nucleare che ha raso al suolo interi quartieri uccidendo con tutta probabilità anche le loro famiglie e i loro amici.

Unico contatto con mondo, una radio che non da nessun segno di ricezione.

Inizia la convivenza forzata: due settimane per essere fuori pericolo. I due, non certo buoni amici, ce la mettono tutta per costruire quel minimo di armonia che renderà possibile lo stretto e prolungato contatto in quella manciata di metri quadrati.

Lui, pavido e chiuso, scarsamente dotato di ironia, ossessionato dai giochi di ruolo, tenta di arginare l’esuberanza di lei e il fascino erotico che tuttavia lo confonde. L’imbarazzo iniziale è inevitabile, ma grazie a una massiccia dose di forzata cortesia e formalità i due si salvano dalla minaccia dello scontro.

Ma due settimane sono lunghe e lo stress da clausura comincia a farsi spazio con una certa ossessiva insistenza.

L’ironia iniziale che stemperava il disagio viene meno, e al suo posto scatti d’ira e inquietanti rivelazioni cominciano a imprimere l’atmosfera di angoscia.

Momenti di panico, di follia ricacciata in un abbozzato residuo di contegno sociale, pulsioni sessuali neanche troppo latenti e malcelate gelosie.

Il gioco del potere si fa sempre più morboso finchè i due finiscono per perdere ogni controllo sulla propria istintualità, scoprendo che a nascondersi dai pericoli del mondo si può inciampare in una ben più minacciosa realtà, quella che si nasconde nelle profondità più recondite di sé.

Dopo la fine sopravvive solo la sensazione di sopravvivere alla fine stessa, contemplando il mondo da una prospettiva diversa, sospesa e priva della concretezza artificiale del piano attuale di realtà.
Luca Ligato fa una scelta di tipo meta-teatrale. Traspone sul piano attorale lo slittamento nella bestialità: Mark e Louise perdono man mano il controllo fisico della postura, le linee si spezzano e i gesti si sporcano.

Ci si addentra nel lato bestiale di sé, e la recitazione sostiene a pieno l’idea: da contenuta nelle prime scene si fa sempre più naturale, si destruttura, per poi tornare alle regole nell’After, la parte finale.

Riflettiamo su quanto il mondo pratico e le norme sociali ci abbiano potuto trasformare. Fino a renderci irriconoscibili a noi stessi. E finisci per non ricordare più chi sei.

Mark e Louise sono Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò, ammirevoli nei cambi di tono e di registro durante il progressivo inoltrarsi negli antri più intimi dei sentimenti, stupendo di continuo lo spettatore con ritratti di umanità straordinariamente autentici.

Le musiche originali di Alessandro Emmi e Giulio Fassina colorano di inquietudine la scena scura e metallica di Giovanna Angeli e finiscono, nell’After, per caricare di nostalgia il senso perduto di un’innocenza e di una spensieratezza che mai più si potrà recuperare.

Una riflessione psicologica piena di houmor nero, sostenuta dalla scrittura serrata e incalzante di Denis Kelly per uno spettacolo che tocca tutte le corde e non smette di sorprendere lo spettatore persino nel finale.

Un plauso ad Alraune Teatro e al giovane regista Luca Ligato, che soltanto al suo terzo lavoro si mostra capace di una messinscena compatta e convincente su tutti i livelli.

Lo spettacolo è andato in scena:
Spazio Tertulliano
via Tertulliano 68 – Milano
16,17 maggio e dal 22 al 26 maggio 2013
orari: da mercoledì a sabato ore 21.00; domenica ore 16.00

After the end
di Dennis Kelly
regia Luca Ligato
con Alessandro Lussiana, Valeria Perdonò
scenografia Giovanna Angeli
costumi Carla Goddi
disegno luci Alessandro Tinelli
musiche originali Alessandro Emmi, Giulio Fassina
responsabile organizzativo e di produzione Monica De Giuli
produzione Alraune Teatro