Rileggendo Calvino

teatro-dei-documenti-roma1Al Teatro di Documenti, a Roma, è andata in scena lo scorso 27 novembre l’anteprima di un suggestivo spettacolo presentato dall’Associazione culturale La Casa de Asterion: Al ritorno da ogni viaggio. Dieci quadri ispirati a Le città invisibili del celebre scrittore italiano.

La scelta di fondere uno spettacolo composto da dodici giovani promesse del teatro all’interno di un luogo che un tempo era deposito di merci e bestiame, è stata vincente.
Mettere in scena un lavoro di gruppo come Al ritorno da ogni viaggio all’interno del Teatro di Documenti, che sorge a pochi metri dall’ex mattatoio di Testaccio, è stato infatti come respirare l’antico e il moderno in una cornice storica pregna d’arte contemporanea.
Luciano Damiani è riuscito a compiere una magia trasformando nel lontano 1987 quello spazio in un luogo-labirinto dove attori e spettatori si muovono lungo corridoi e scale, adattando la scena a pochi passi dai camerini o nel foyer. Proprio in quest’area, gli spettatori infreddoliti hanno trovato calore nelle parole di un menestrello disoccupato (così si definisce), scalzo, con una coperta arancione sulle spalle e una chitarrina tra le mani.
Rievocando un po’ il mito di Ulisse col desiderio espresso di ritornare a casa, e soprattutto quello di Marco Polo, il cantastorie attraverso cunicoli ha fatto accomodare il pubblico in una delle grotte adibita a stanza. All’interno le voci di sei ragazze e sei ragazzi, all’unisono, sospirando parole come «casa», «gioia», «desiderio», «pace, «vita», «cavallo», «forza» hanno dato risalto a una rappresentazione scenica basata su monologhi del tutto ripresi dal romanzo Le città invisibili di Italo Calvino.
Ogni quadro, rappresentato in modo singolare da ogni artista, attraverso soprattutto il linguaggio del corpo, ha riportato infatti alla luce alcune di quelle città narrate nel libro.
Da Isidora a Raissa, passando per Argia e Cloe senza tralasciare Perinzia e Isaura.
Città tra loro molto diverse dove puoi trovare chi neanche saluta e si ferma, o solo storpi, nani, gobbi e obesi; città come Ersilia in cui attraverso fili s’instaurano ragnatele di rapporti intrecciati che cercano una forma, o città come Zenobia, che seppur posta su terreno asciutto sorge su altissime palafitte, collegate da scale a pioli e marciapiedi pensili.
Al ritorno da ogni viaggio è soprattutto una messa in scena che mette alla prova i giovani protagonisti, che con la fronte imperlata di sudore, scalzi e completamente vestiti di nero hanno portato alla luce un work in progress che per la prima volta si confronta con il pubblico nella sua forma primordiale, in attesa di una nuova collocazione.
Un lavoro suggestivo che sfoglia pagine già scritte e le riempie di entusiasmo, come si fa quando si prepara una valigia per compiere un viaggio di pura evasione.

ritorno-ogni-viaggio

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro di Documenti
via N. Zabaglia, 42 – Roma
lunedì 27 novembre, ore 21.00
(durata 50 minuti circa senza intervallo)

l’Associazione culturale La Casa de Asterion presenta
Al ritorno da ogni viaggio
di e con i Los Toritos
regia Laura Sales
con Giovanni Cordì, Aurora Salvucci, Andrea Luceri, Federica Massara, Simone Corbisiero, Eugenio Durante, Valentina Marraffa, Antonio Delli Compagni, Angela Sanguinetti, Alessia Trombetta, Valeria Quarta, Simone Marcone