L’origine della vita

Alchemy, il nuovo spettacolo dei Momix, entusiasma a Bolgheri Melody.

Musiche etniche misteriose, a tratti ipnotiche e inquietanti, ritmano i passi e i volteggi dei ballerini-acrobati della Compagnia di Moses Pendleton. I corpi si annodano, si plasmano e si liquefano in forme leggiadre, mettendo in rilievo la tensione muscolare dei fisici scolpiti.

Quattro donne e sei uomini: questo il corpo di ballo che mette in scena la vita, il suo mistero, la sua alchimia. Sullo sfondo, il volto di Dante Alighieri a ricordare l’Inferno, il caos primordiale.

Alchemy inizia tra le fiamme del magma primordiale. Seguono scene che ritraggono i primi abitanti: esseri unicellulari, piccoli anfibi, meduse, idee di vegetazione primitiva.

Siamo in fondo al mare, immersi nell’elemento imprescindibile per la vita: l’acqua. L’uso delle luci è basilare, è anzi la scenografia stessa, con la quale i Momix interagiscono. Elemento di danza quanto gli stessi ballerini, marchio di fabbrica con il quale Moses Pendleton firma tutti i suoi spettacoli. Pochi altri elementi arricchiscono le scene: drappi rossi svolazzanti, a simboleggiare il fuoco; delicati tessuti trasparenti, quasi eterei, per gli invertebrati marini. Sfondi caleidoscopici investono l’universo-palco, ballerini inclusi, come sottili veli pronti ad avvolgerli. Riti tribali, alchimisti e stregoni, i danzatori cercano si svelare l’essenza della vita attraverso i suoi quattro elementi: aria, acqua, fuoco e terra.

I giochi di specchi, che confondono gli occhi e la percezione del vero e del falso, riflettono le evoluzioni dei ballerini, che si moltiplicano in questa danza nella danza. Pendleton con i suoi Momix non si smentiscono. Surreali e suggestivi rapiscono la platea fino all’ultimo istante della elegante performance. Infine, sulla Terra arriva l’uomo: sul palcoscenico una forma ovoidale ‘imprigiona’ i danzatori. Qualcuno da dentro spinge, l’involucro cede, tutti escono e, allegramente, si fa girotondo. Brani di Ennio Morricone saturano l’atmosfera. Anche questo conferma l’amore per l’Italia di Pendleton.

Il gran finale è in atto, i ritmi sono sostenuti.

Nell’aria fresca della notte di Bolgheri vibrano le note di Questa terra come un paradiso.

La vita ha iniziato il suo cammino.

Lo spettacolo è andato in scena all’interno del Festival Bolgheri Melody
Arena Incisa della Rocchetta – Bolgheri (Livorno)

mercoledì 6 Agosto

Alchemy
coreografia Moses Pendleton
co-direttore Cynthia Quinn
disegno luci Michael Korsch
disegno costumi Phoebe Katzin, Moses Pendleton e Cynthia Quinn
proiezioni video Moses Pendleton
montaggio video Woodrow F. Dick III.
collage musicale Moses Pendleton
montaggio musicale Andrew Hansen.
interpreti: Tsarra Bequette, Jennifer Chicheportiche, Catherine Jaeger, Rebecca Rasmussen, Evelyn Toh, Arron Canfield, Eduardo Fernandez, Vincent Harris, Steven Marshall e Ryan Taylor.
(durata: 80 minuti)