Ritratti d’autore

Attraversamenti Multipli è un progetto crossdisciplinare creato da Margine Operativo che si interroga sulle relazioni tra i linguaggi artistici contemporanei e il presente attraverso l’intreccio di arti come teatro, danza, musica, video, poesia e fumetti e la loro messa in scena in spazi urbani. Sviluppato dal 2001 e rapportatosi con la metropoli di Roma, Attraversamenti Multipli sarà a Genova il 12 – 13 maggio e il 19-20 maggio grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Carige. Per l’occasione noi di Persinsala abbiamo intervistato il direttore artistico Alessandra Ferraro, con Pako Graziani, co-direttrice artistica.

Attraversamenti multipli è giunto alla sua 17esima edizione. Uno dei presupposti per la sua esistenza è la ricerca della novità in molti campi artistici. Dopo molti anni riesce ancora a realizzare la sua missione? e come?
Alessandra Ferraro: «È un lavoro con gli spazi e questo dimostra che si tratta di un format che si declina a seconda dei luoghi e con esso si declina anche la proposta fatta agli artisti che deve adattarsi a luoghi con specifiche caratteristiche. Questo concede molta libertà creatività da vincolare comunque in determinati confini e questa è la sfida che non può sempre essere uguale. Relazionarci con i contesti diversi è una sfida che impone una lavorazione diversificata e credo che sia questo l’elemento di vitalità perché ogni anno cambia necessariamente. Lavorando con spazi nuovi, la progettazione è lunga e si sviluppa in più fasi tra cui i sopralluoghi nelle zone interessate insieme agli artisti. Successivamente tentiamo, attraverso video e materiali iconografici, di fare un lavoro di costruzione virtuale considerato che poi ci dobbiamo immergere concreamente negli spazi.  Il progetto, data la sua mobilità, in cui ci sono elementi interni di cambiamento accanto a tematiche e a dei che persistono, è una sfida rivitalizzante.».

Il progetto nasce a Roma rapportandosi con la realtà urbana della capitale e giunge a Genova. Cosa cambia nel rapporto con le due diverse realtà urbane?
AF: «Il progetto di Genova è un progetto un po’ diverso da Roma dove è nato e si pone come tappa di un progetto complessivo pur nella sua totale autonomia. A Genova ci rapportiamo con un luogo fragile perché antico e abitato. È anche un progetto di autorecupero della zona da parte di una comunità di studenti e abitanti, perché concorrono i cittadini e le attività che ne fanno parte. Per questo motivo le performance sono pensate in un’ottica di sostenibilità che rispetti e riqualifichi gli spazi. Qui a Genova nel centro storico, caratterizzato dalla stratificazione di momenti storici diversi, le performance si rivolgono a un luogo che deve proiettarsi verso il futuro attraverso la cura dei luoghi, la tutela e la riqualificazione. Qui ci rapportiamo con la collina di Castello in cui esistono realtà quali il teatro della Tosse e la Rete Danza Tempo Libero, tutte immerse nel quotidiano e supporto artistico a un movimento più ampio di riqualificazione. Negli anni stiamo rafforzando sia a Roma che Genova questo meccanismo anche se nella capitale le declinazioni sono diverse. A Roma il festival si svolge sempre in location differenti. A luglio dovremmo essere nel quartiere Quadraro tra le case popolari diversamente dagli anni passati nel tentativo di creare relazioni diverse».

Parliamo di un’attività multidisciplinare: teatro, arti performative, video ma anche poesia, fumetti, musica. Qual è l’obiettivo principale a cui mirare oggi ma cosa manca e cosa occorre incentivare?
AF: «La multidisciplinarietà sta proprio in questo: arti diverse in relazione tra loro inserite negli spazi. Questi sono alcuni degli ambiti che, intersecandosi tra loro, creano nuove forme espressive. Ci sono dunque infinite possibilità perché quello che ci interessa sono le diverse connessioni tra linguaggi artistici. In queste giornate, per esempio, si costruirà un’enorme striscia di fumetto gigante ma in versione live quindi non abbiamo solo il fumetto ma anche la sua creazione e ricezione pubblica. Toccare tutto nell’arte è impossibile ma il settore visivo è certo immediato e rinnovabile anche con l’elemento digitale, in cui interviene comunque il corpo, il teatro fisico e la parola declinata in modi diversi.
Ogni anno decidiamo di focalizzarci su un tema e un’espressione rispetto ad altre, ma il risultato finale dipende dagli artisti. È l’autonomia artistica l’elemento più importante perché è quello che determina una proposta di elementi nuovi e contemporanei, sempre in espansione, dalla musica ai fumetti e a tutte le arti performative, così generando grandi spettacoli che, attraverso la condivisione con altre reti di altre città, creano qualcosa di nuovo e aggiungono delle parti fino a diventare potenzialmente uno spettacolo globale».

Cosa direbbe ai cittadini genovesi per invitarli a partecipare a questi spettacoli?
AF: «Siate curiosi! Non tutti conoscono la Libera Collina di Castello e quello che proponiamo è un modo per conoscere nuove zone della città. Siate curiosi e cercate di scoprire. È tutto pronto sulla carta ma quando l’idea prende vita allora tutti, anche noi, possiamo scoprire cosa davvero è stato creato. Sarà una scoperta da condividere tutti insieme».

12, 13, 19, 20 MAGGIO 2017
Genova – centro storico
attraversando i luoghi della Libera Collina di Castello, accesso da Stradone S. Agostino, Salita di S. Maria di Castello
Performance Site Specific

VENERDÌ 12 MAGGIO
dalle 18 alle 22
performance danza / teatro fisico
Balletto Civile Fame D’aria

performance teatro / reading
Bartolini /Baronio Rovine ShotReading un omaggio alle Rovine della Libera Collina di Castello

fumetto performance live
Lorena canottiere Con quella faccia un po’ così. Album di famiglia passante per Genova _ parte 1

performance danza / musica
Equilibrio Residuo Sara Marasso & Stefano Risso 7/10 x 8’ Circa

performance live painting digital live painting sonorizzazioni
Matteo Anselmo About Jour

video proiezioni
Boomerang Production

installazione sonora
AleCavalli Facile come bere un bicchier d’acqua

SABATO 13 MAGGIO
dalle 18 alle 22
performance danza / teatro fisico
Balletto Civile Fame D’aria

performance teatro / reading
Bartolini /Baronio Rovine ShotReading un omaggio alle Rovine della Libera Collina di Castello

performance fumetto live
Lorena Canottiere Con quella faccia un po’ così. Album di famiglia passante per Genova _ parte 2

performance danza / musica
Equilibrio Residuo Sara Marasso & Stefano Risso 7/10 x 8’ Circa

performance live painting digital live painting sonorizzazioni
Matteo Anselmo Alfabeat

video proiezioni
Boomerang Production

installazione sonora
AleCavalli Facile come bere un bicchier d’acqua

VENERDÌ 19 MAGGIO
dalle 18 alle 22
performance installazione /danza
Olivia Giovannini Core p.te 1 – guardare il guardare

performance installazione / danza
Davide Francesca – Redcarpetcakedesign
Rue Parole/ Salle Parole dialogo di un corpo e una città _step 1

performance danza / teatro fisico
Salvo Lombardo Derivazione n.1

performance teatro fisico / danza / musica
Margine Operativo + Francesca Lombardo + Truba Pirates
Beautiful Borders

performance teatro / musica
Santasangre Gravure Le Chevalier

video proiezioni
Boomerang Production

installazione sonora
AleCavalli Facile come bere un bicchier d’acqua

SABATO 20 MAGGIO
dalle 18 alle 22

performance poesia / spoken music
Lello Voce Il Fiore Inverso

performance / installazione
Olivia Giovannini Core p.te 2 – accogliere un’altra pupilla

performance installazione / danza
Davide Francesca – Redcarpetcakedesign
Rue Parole/ Salle Parole dialogo di un corpo e una città _step 2

performance teatro fisico / danza
Salvo Lombardo Derivazione n.1

performance teatro fisico / danza / musica
Margine Operativo + Francesca Lombardo + Truba Pirates
Beautiful Borders

performance teatro / musica
Santasangre Gravure Le Chevalier

video proiezioni
Boomerang Production

installazione sonora
AleCavalli Facile come bere un bicchier d’acqua

Ingresso libero
dal 15 maggio al 19 maggio si svolgerà il workshop per danzatori e performer Derivazione n. 1 a cura di Salvo Lombardo
Luzzati Lab – Vico Amandorla 3 C + spazi urbani – Genova