Chi è causa del suo mal pianga se stesso

teatro-duse-roma-80x80Al Teatro Duse la genitorialità vista al maschile, un affresco di contemporanea inadeguatezza in un testo di Betta Cianchini, Ansia da prestazione paterna – corsi pre parto e altre pappe mentali di un neo papà.

É un mondo non ancora adeguatamente esplorato quello del parto maschile. Se un tempo, «i ruoli erano distinti e chiari», oggi – almeno secondo la vulgata – tutto sembra sfumato, indefinito e, soprattutto, indefinibile. La nuova collocazione del femminile, liberata – almeno idealmente – dal fardello dell’essere focolare domenstico, ha creato non pochi problemi a chi pensava che essere padre e marito si limitasse a portare i pantaloni. Oggi, agli uomini viene non chiesta, ma imposta la parità di condizione e responsabilità

Visto con semplicità e naturalezza, crescere i figli ed essere compagno non dovrebbe rappresentare particolari complessità concettuali o pratiche. Si tratterebbe di farsi co-carico di quanto, fino a non troppi anni fa, era di esclusiva competenza della donna (la cura della quotidianità) e di con-dividere quanto tenuto in assoluto regime di monopolio (lavoro e tempo libero).

Tuttavia, la faccenda diventa fonte di inestricabili problematiche per le derivazioni culturali e psicologiche che determina e premette.
Il dialogo reale sembra un miraggio e ciò su cui valutare un legame non sembra essere la bontà (o meno) di una scelta di vita, ma l’esser riusciti a trovare qualcuno cui delegare delle mansioni o da tenere al proprio posto. Una contraddizione che, ampiamente superabile dai tempi del referendum abrogativo del 1974 sul divorzio, sembra ancora essere fonte di crisi individuali ed esistenziali.

Meno per la donna, avendo portato storicamente il fardello peggiore (il sacrificio di ogni aspirazione e felicità per la famiglia), più per il maschio, che oggi vede invaso un territorio nel quale esercitava piena autorità e nel quale poteva disporre completamente dell’ultima parola.

Questa condizione viene esplorata con fare ironico dallo spettacolo di Betta Cianchini e dalla sicura performance di Andrea Lolli. Il suo monologo, fluido e capace di costruire quadri visivi ed emotivi chiari di un travaglio interiore e personale, restituisce una rappresentazione del maschio, ovviamente, impietosa. Un essere sostanzialmente inetto, ancorato a stili di pensiero e a modi di fare tragicamente egoistici e stupidi, come quello di amare una donna solo perché bionda, ovvero bella e bambola, e di protestare per l’inconstanza con cui lei va dall’estetista.

Uno spettacolo che dipana in scena stereotipi e cliché, cercando – con alterna fortuna – di condurre dalla risata alla riflessione, dal quale, senza banalizzazioni, la pochezza del fu macho italiano esce fuori pesantemente umiliata.

Giustamente.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Duse
via Crema, 8 – Roma
dal giovedì al sabato ore 20.45 – domenica ore 17.45
(durata 1 ora e dieci circa senza intervallo)

Ansia da prestazione paterna
(corsi pre parto e altre pappe mentali di un neo papà)
testo e regia Betta Cianchini
con Andrea Lolli