Arte-inchino

L’unico modo per ricordare un grande artista è lasciare che le sue creazioni parlino al posto nostro: Donato Sartori, maestro delle maschere, si è spento qualche giorno fa, ma il suo contributo artistico continuerà a renderlo vivo e presente in ogni mostra o rappresentazione teatrale. Impossibile non ricordare le sue maschere indossate dagli attori del Teatro Stabile del Veneto in Arlecchino – Il servitore di due padroni, la cui bellezza ha contribuito a rendere l’intero spettacolo un’opera d’arte ineguagliabile.

L’adattamento e la regia di Giorgio Sangati permettono al pubblico la fruizione di un classico della commedia dell’arte come Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, al tempo stesso fedele all’originale e capace di portare in scena freschezza, leggerezza e innovazione. Nell’utilizzo dei tipi, caratteristici della Commedia dell’arte, il rischio per gli attori è quello di risultare prevedibili e scontati, rischio che però non risulta essere un problema per gli interpreti di questa pièce, in grado di trasformare tale difficoltà in opportunità, quella di far affezionare il pubblico a personaggi caricaturali, in virtù anche, vista la presenza di maschere che nascondono la mimica del volto, alla precisione e all’espressività di una recitazione energica e dagli ampi movimenti tale da lasciare a bocca aperta dall’inizio alla fine dello spettacolo.

Ma non è finita qui: altro punto a favore è la buona riuscita di scene corali dal forte impatto emotivo che, se gestite male, avrebbero potuto essere fatalmente caotiche. I tempi comici sono impeccabili, nonostante da sempre sia molto più complicato far ridere che commuovere il pubblico.

Dulcis in fundo, la performance è poi stata impacchettata con cura dalla scenografia, dai costumi caratteristici, dalle maschere e dalla musica suonata dal vivo. Sul palco si è esibito un gruppo coeso, di grande calibro e spessore artistico, non ci sono stati attori secondari, tutti hanno lasciato il segno pur avendo parti più o meno ridotte.

Artisti da tenere sotto controllo e seguire anche singolarmente.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Marconi
via S. Pio X, 1, Abano Terme, Padova
dal 14 febbraio al 17 marzo

Arlecchino. Il servitore di due padroni
musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da Veronica Canale
regia e adattamento di Giorgio Sangiati
con (in ordine alfabetico) Anna De Franceschi, Francesco Folena Comini, Eleonora Fuser, Irene Lamponi, Marta Meneghetti, Michele Mori, Stefano Rota, Laura Serena, Marco Zoppello
scenografia di Alberto Nonnato
costumi di Stefano Nicolao
maschere di Donato Sartori – Centro Maschere e Strutture Gestuali
luci Paolo Pollo Rodighiero
direttore di scena Davide Babolin
macchinista Federico Rossi
aiuto elettricista Elisa Bertolussi
sarta Laurella Salvagnin
costumi-calzature Nicolao Atelier