Amicizia contemporanea

In scena al Teatro della Concordia di Venaria Reale, Art di Yasmina Reza, per la regia di Emanuele Conte e l’interpretazione dei tipi della Generazione Disagio, riporta al centro dell’attenzione un testo fondamentale del teatro occidentale contemporaneo, capace di stimolare risate che rimangono conficcate come pugnali nell’animo dello spettatore.

In Art di Yasmina Reza -già vincitore nel 1995, a un anno dal suo debutto, del prestigiosissimo premio Molière d’oltralpe- tre amici (Marc, Serge e Yvan) «si confrontano sulla qualità artistica di un quadro completamente bianco, discutendo sul prezzo altissimo per il quale è stato acquistato da uno dei tre. La discussione diventa presto un dibattito dai toni accesi sull’arte contemporanea per sfociare in un violento litigio che non riguarda più l’arte, ma il loro stesso rapporto di amicizia».

Tra le capaci mani della Generazione Disagio -un luogo d’incontro artistico più che una compagnia teatrale in senso stretto- il testo di Reza prende vita senza grandi stravolgimenti, restituendo tutte le sfumature di becera umanità che la drammaturga francese riesce a delineare con la maestra di un’allevatrice di parole di prim’ordine. Prevedendo con lungimiranza le derive consumistiche dei rapporti interpersonali a partire dal contesto esplicativo dell’Arte contemporanea, infatti, Art muove la sua accusa a un mondo borghese iper-razionalizzato e oramai totalmente soggiogato alle dinamiche di mercato neoliberali, in cui l’amicizia viene vista come un mero valore aggiunto da sommare, per puro guadagno personale, a una visione egocentrica della società.

L’alterità -in questo caso l’abulica tolleranza di Yvan, l’arrivismo neo-mecenatico di Serge e la «»maligna saccenteria» del nemico della modernità, Marc- viene quindi derubricata a orpello, a specchio deforme in cui riflettere sé stessi, nel tentativo di plasmarle a nostra immagine e somiglianza. Non a caso, è proprio Marc ad ammettere che le persone altro non sono che «la speranza che io ripongo in loro», riassumendo così tutta una cosmogonia onfalocentrica soffocante e disumanizzante, tipica dei giorni nostri. Come precisa il regista Emanuele Conte, inoltre, questi «archetipi contemporanei di una società maschile di quarantenni, ormai in età per essere padri da tempo, ma ancora in difficoltà con le responsabilità della vita adulta», sono lo strumento perfetto per disvelare le effettive difficoltà di comprensione reciproca della convivialità moderna.

Nonostante la verve ficcante e i vertiginosi scambi di battute, Luca Mammoli, Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi riescono comunque nell’impresa di rendere credibile a un orecchio italianizzato tutta la boria e la spocchia di un testo decisamente francese, facendo affidamento su un’ottima tenuta scenica e una complicità tra attori quasi palpabile.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro della Concordia
corso Puccini – Venaria Reale (TO)
giovedì 3 febbraio 2022
ore 21:00

Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse presenta
Art
di Yasmina Reza

traduzione Federica Di Lella e Lorenza Di Lella – Adelphi
con Luca Mammoli, Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi di Generazione Disagio
regia e scene Emanuele Conte