Di cosa parliamo quando parliamo di B&B?

Sono passati due anni dal successo, sempre reiterato e sempre tutto esaurito, di Peperoni difficili, e la coppia Rosario Lisma – Anna Della Rosa torna al Teatro Franco Parenti con BAD and Breakfast, che va in scena dal 27 maggio al 16 giugno.

Antonio e Gaia (Lisma, anche regista, e Della Rosa), una coppia di trentenni laureati e disoccupati, hanno ordinato diverse scatole di veleno per eliminare i genitori di lui e poter finalmente raggiungere l’indipendenza. Il nuovo progetto di vita consiste nel trasformare la casa di Felice e Letizia, gli anziani genitori, in un bed and breakfast. Tanti progetti e trepidante attesa per il grande momento, ma i tempi sono accelerati da un destino che sembra venir loro incontro nelle vesti di un maresciallo e di un notaio che portano la notizia inaspettata: Felice e Letizia, in vacanza a Sharm el Sheik, sono morti in un attentato. La reazione troppo leggera e intraprendente dei due giovani appare subito sospetta, ma entrambi i messaggeri si troveranno quasi loro malgrado a essere primi clienti, la sera stessa, del nuovo bed and breakfast.
Commedia, noir, infine tragedia – quando lei si fa prendere dai sensi di colpa per questo omicidio non commesso e mette in atto un processo alle intenzioni che trova sbocco solo in un omicidio-suicidio finale.

Se la domanda aperta sulla verità, al centro di Peperoni difficili, si era mostrata di grande efficacia, questa volta la drammaturgia di Lisma si rivela poco convincente: la questione portata a galla all’improvviso dalla giovane moglie arriva tardi, dopo una parte troppo lunga di commedia tutta giocata su icastici doppi sensi e incomprensioni, divertenti ma alla lunga non interessanti.

Ci si chiede, alla fine del primo tempo, di cosa voglia parlare Bad and Breakfast: della situazione a cui siamo ridotti noi giovani precari contemporanei? Chiaramente no, non così, non è un tema davvero indagato nel corso dello spettacolo.

Dev’essere semplice noir d’intrattenimento? Deve far ridere? Nessuna delle due direzioni è presa in maniera abbastanza decisa. No, il nocciolo della questione arriva a metà del secondo tempo, con la crisi di Gaia che si interroga appunto su potenza e atto, si chiede se la volontà di uccidere i due vecchi sia sufficiente per considerarsi colpevoli. Ma è una domanda non preparata, che esce dalle labbra di chi fino a quel momento non aveva tentennato nemmeno uin istante e di conseguenza non arriva a porsi profondamente allo spettatore.
Bravi gli attori, nonostante una recitazione costantemente sopra le righe di Anna Della Rosa. Notevole anche la scenografia di Guido Buganza, capace di restituire il ritmo dei cambiamenti drammaturgici in un ambiente che rimane sempre quello della casa/bedandbreakfast – salvo una scena, forse la più riuscita, ambientata in una discoteca, durante la quale il maresciallo con tendenze omosessuali e il notaio vedovo, che non disdegna le avances del primo, si fronteggiano sulla pista da ballo con una danza elegante di battute e doppi sensi (si tratta però quasi di uno spin off, troppo slegato dal resto della storia).

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Franco Parenti

Via Pier Lombardo 14, 20135 Milano
dal 27 maggio al 12 giugno 2016, martedì ore 20.00, mercoledì e venerdì ore 19.15, giovedì ore 20.30, sabato ore 21.00 e domenica ore 18.00
date aggiuntive: martedì 14 giugno ore 20.00, mercoledì 15 giugno ore 19.15, giovedì 16 giugno ore 21.30

Teatro Franco Parenti, in collaborazione con Jacovacci e Busacca, presenta
Bad and Breakfast
testo e regia di Rosario Lisma
con Marco Balbi, Anna Della Rosa, Rosario Lisma e Andrea Narsi
scene e costumi Guido Buganza
luci Luigi Biondi
musiche Gipo Gurrado
aiuto regia Giuseppe Scoditti
direttore dell’allestimento Alberto Accalai
realizzazione costumi Simona Dondoni
fonico Francesco Traverso