La logicità di un divertimento illogico – in perfetto stile Benni

tieffe-teatro-milanoAl Tieffe Teatro, uno spettacolo brioso che celebra la scrittura di Stefano Benni, mettendone in musica storie e parole grazie alla Microband.

«Ma che notte è? È tutto vero o mi hai messo della roba nel caffè?»: sono le parole del ritornello di una delle numerose canzoni che vengono interpretate durante lo spettacolo e che ben rappresentano il senso dell’esperimento teatrale diretto da Emilio Russo.

Bennisuite rappresenta – come consuetudine per Tieffe Teatro – un felice connubio tra tre diversi mondi artistici: la scrittura, il teatro e la musica.

La pièce è tratta dai trentacinque anni di parole di Stefano Benni, i cui romanzi e raccolte di racconti – tra i quali Bar Sport e Il bar sotto il mare – presentano uno stile unico e inconfondibile all’interno del panorama letterario italiano. Le sue storie sono invenzioni incredibili – al limite tra realtà e fantasia, verosimiglianza e illogicità, comico e paradossale. Lo spettacolo teatrale prova – e riesce – a rendere in maniera efficace le stesse atmosfere, calcando la mano sull’irragionevolezza dei personaggi e delle situazioni.

I quattro protagonisti si ritrovano in quella che sembra la sala disordinata di un bar: moltissime sedie di legno di cui alcune ribaltate a terra, una sorta di bancone, un vassoio di cornetti e paste curiosamente da non mangiare. Un uomo di mezza età (l’ottimo Marco Balbi) si autoproclama capocomico e sembra dirigere gli altri protagonisti nell’interpretazione di un racconto ciascuno, tratto da idee e personaggi di Benni. Tra recitazione, canto, passi di danza e situazioni ridicole e assurde – marito e moglie, ad esempio, competono in una singolare sfida di tradimenti amorosi – lo spettacolo procede rapido, con ironia, e – in pieno stile Benni – comicità e illogicità.

La musica è eseguita in scena da Luca Domenicali e Danilo Maggio, componenti della Microband, straordinaria formazione di teatro comico musicale apprezzata in tutta Europa. La loro efficace mimica facciale – con la quale commentano in maniera silenziosa le vicende dei personaggi – si unisce alle eccellenti doti di musici. Suonano di tutto: pianoforte, chitarra, violino, ukulele, mezzo ukulele (nel vero senso della parola), palloncini d’aria e bacchette, corde. Danno l’impressione di poter suonare qualsiasi cosa: probabilmente, se potessero, creerebbero melodie suonando le sedie, il sipario, i riflettori… Non a caso, riescono, nel complesso, a conferire allo spettacolo comicità e allegria, adattando in musica alcune parole di Stefano Benni (da qui, il titolo dello spettacolo, Bennisuite).

Sempre al limite del paradossale, la performance si chiude tra colori e fumogeni con un ultimo canto interpretato da tutti gli attori in scena e accolto dagli spettatori con applausi entusiastici. L’ampio consenso di pubblico induce gli artisti a rientrare in scena per un bis. Tornano, così, a cantare la canzone simbolo dello spettacolo: «Ma che notte è? È tutto vero o mi hai messo della roba nel caffè?». Un ritornello e una melodia che rimangono impressi nel pubblico. Uscendo dalla sala e allontanandosi dal teatro, infatti, non sono pochi gli spettatori che canticchiano il motivo musicale. Un banale esempio della riuscita e dell’efficacia di Bennisuite, spettacolo illogico ma brioso, leggero e divertente. È chiaro che uno spettacolo che riesce a imprimersi nella mente dello spettatore e a lasciare qualcosa di cui ricordarsi – anche solo la melodia di un ritornello, sebbene Bennisuite sia molto di più – può dirsi senza dubbio uno spettacolo riuscito: è logico.

Lo spettacolo continua:
Tieffe Teatro
via Ciro Menotti, 11 – Milano
fino a domenica 19 maggio
orari: martedì, giovedì, venerdì e sabato, ore 21.00 – mercoledì, ore 19.30 – domenica, ore 17.00.

Bennisuite
da Stefano Benni
drammaturgia e regia Emilio Russo
con Lucia Vasini, Marco Balbi, Nicola Stravalaci, Marcella Formenti
musiche Microband
luci Mario Loprevite
costumi Mariella Visalli