Messa a nudo

Dal 5 al 10 febbraio Emma Dante arriva al Teatro Bellini di Napoli, con la sua articolata riflessione sull’attore e, non ultimo, sull’essere umano.

Durante alcune interviste Emma Dante, regista di Bestie di scena, ha dichiarato che il suo intento iniziale riguardo questo spettacolo era realizzare un discorso sull’attore. In tal senso, mai titolo fu più puntuale ed eloquente. Quello che lo spettatore si trova davanti è un manipolo di attori che iniziano a “scaldarsi” mentre il pubblico ancora si accomoda in sala. Compiono esercizi preparatori e marciano come soldati in balia di ordini superiori, come fossero un unico corpo omogeneo, privo di identità singolari e volontà. Formano un solo ammasso di carne, ancor più quando si consegnano nudi allo spettatore, levandosi di dosso ogni cosa e gettandola oltre il palco. Vulnerabili e scoperti, si “offrono” al nostro sguardo, si espongono al nostro giudizio, alle nostre critiche, esattamente come avviene ad ogni attore impegnato a recitare per il suo pubblico. Per 70 minuti ci si incanta dinnanzi a gesti, movenze, spasmi, danze, mimiche. Il parlato è quasi inesistente, è la fisicità incredibile degli attori a esprimersi. Come bestie prive di volontà, si lasciano “dirigere” dalla mano esterna – il regista? Un demiurgo? – che dalle quinte lancia loro oggetti – appigli? Ancore di salvataggio? Giochi crudeli e umilianti? – con cui interagire: cibo, acqua, petardi, palloni, scope e strumenti coi quali qualcuno di loro, pian piano, inizia a identificarsi (lo spadaccino, la bambola…). Vediamo questi corpi nudi ormai senza più vergogna mangiare da terra, sputare, gesticolare come scimmie, in un turbinio di atti che alla sala strappa qualche risata anche, ma che forse, più di ogni cosa, trasmette pena, tristezza. Ed è a questo punto che si inserisce, sottile e quasi impalpabile, il secondo discorso che la stessa Dante ha svelato. Ovvero quello che dall’attore si estende all’essere umano in generale, “bestia” sola in mezzo agli altri, spaesata, esposta, poco o niente padrona del suo destino.
La bellezza di Bestie di scena sta qui, nel suggerire e accompagnare riflessioni, affidandosi alle potenzialità del corpo, la cui nudità – alla quale ci si abitua molto presto – non è affatto elemento gratuito, ma si inserisce con naturalezza nella trama sapientemente intessuta dall’autrice.

Lo spettacolo è in scena
Teatro Bellini

Via Conte di Ruvo, Napoli
Dal 5 al 10 febbraio 2019

Bestie di scena
ideato e diretto da Emma Dante
con Sandro Maria Campagna, Viola Carinci, Italia Carroccio, Davide Celona, Sabino Civilleri, Roberto Galbo, Carmine Maringola, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino, Stephanie Taillandier, Emilia Verginelli, Marta Zollet
e con Daniela Macaluso, Gabriele Gugliara
luci Cristian Zucaro