Loschi intrighi, bagni di sangue, riti satanici e tante risate nel sesto appuntamento della teatronovela argentina. Nessuno può raccontarvi tutto questo meglio dei vostri occhi, ma ci proviamo lo stesso.

Alvaro Aluche, ubriaco, incontra Velita nelle stanze della mattanza e la violenta. Gustavo Velez, marito della delegata di quartiere Yeni Venitez e noto spione del mattatoio, li sorprende. Aluche gli spara per garantirsene il silenzio, poi monta una messinscena per discolparsi. Quando la polizia arriva sul luogo, trova Velita svenuta a terra con la pistola in mano e accanto il cadavere di Velez. Washington, per proteggere la sua amata da ogni accusa, confessa di aver commesso l’omicidio e finisce in carcere.

Amelia, la cameriera strampalata di casa Auster, si scopre dipendente dalla droga inalata attraverso il profumo Bizarre la notte dell’eclissi. Dubian non riesce a comprare altre quantità di stupefacente perché il pusher integralista Jalil gli ha chiesto in cambio di mediare per la liberazione di quaranta prigionieri politici palestinesi. Un’impresa impossibile per Dubian, che decide, con la complicità di Amelia, di rapire Jalil.

Annibal, ex amante di Felicia Auster (zia matrigna di Candela), denuncia la donna alla polizia per la truffa dei falsi Ming. Il commissario Mayers, coinvolto anche lui nel crimine, teme che il sagace detective Tramutola possa scoprire la verità, e medita di sbarazzarsene.

Alberto, disperato per il fallimento dell’affare Bizarre, procede alla confisca dei beni di Felicia come indicato da postilla di contratto, ma Dubian blocca tutto: è lui, infatti, il proprietario di tutti i beni che la madre amministra. Alberto, inferocito, minaccia nuovamente Felicia di uccidere lei e la figlia.

Franco è stato assunto come mago al night club Sapucay. La fidanzata Encina, sensitiva, gli fa da assistente. Durante un numero Franco, distratto dalla radiocronaca di una partita di campionato, sega a metà il corpo di Encina, che muore sul palco lasciandolo più depresso di prima.

Amelia contatta Candela e le intima di fuggire, ché la sua vita è in pericolo. La ragazza si rifugia nel convento di suor Piedad, dove può riposare le membra fiaccate dai tanti problemi economici della povera gente. Lì diventa artefice inconsapevole del diabolico rito preparato dalle folli monache e, indossando un crocifisso capovolto mentre sta ritta in un campo di carote maledette, riporta sulla terra Satana in persona.

Lo spettacolo continua:
Angelo Mai

via delle Terme di Caracalla, 55a – Roma
fino a giovedì 23 dicembre
dal martedì al venerdì, ore 20.30
(durata 2 ore circa senza intervallo)

Bizarra, una saga argentina
di Rafael Spregelburd
traduzione Manuela Cherubini
regia Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Fabio Cherstich, Flaminia Caroli
direzione artistica Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Giorgio Barberio Corsetti
produzione Fattore K, Angelo Mai, Psicopompo Teatro con il sostegno di Rialtosantambrogio, Semintesta – Spazio Zip, Produzionepovera, I Generali
scene, costumi, visione Francesco Esposito
direzione tecnica, disegno luci e video Igor Renzetti
trucco Sara Cotichelli

cast degli eroi di Ah, se il Corano fosse più chiaro!, sesta puntata
Stefania Aluzzi, Mariano Arenella, Gaspare Balsamo, Raimondo Brandi, Valentina Bruscoli, Andrea Capaldi, Giorgio Carugno, Pepita Cianfoni, Paolo Civati, Sylvia De Fanti, Gian Marco Di Lecce, Alessandra Di Lernia, Mary Di Tommaso, Matías Endrek, Ferruccio Ferrante, Clara Galante, Andrea Alessandro La Bozzetta, Andrea Martorano, Luisa Merloni, Paola Michelini, Orsetta Paolillo, Fabio Pappacena, Raffaella Pontarelli, David Power, Marco Quaglia, Laura Riccioli, Alessandro Riceci, Patrizia Romeo, Pamela Sabatini, Laura Sampedro, Simona Senzacqua, Giorgio Sorrentino, Serenella Tarsitano.