Il prezzo della bellezza

Un uomo bruttissimo non può fare business? E se diventa bellissimo grazie alla chirurgia? Va anche peggio…

Parte benissimo la commedia-tragedia di Marius von Mayenburg, Brutto, in scena al Teatro Filodrammatici di Milano: il signor Lette ha inventato un magnifico spinotto per la Scheffer, per cui lavora. Ma non può andare a presentarlo alle convention e godere dei vantaggi collaterali (tipo stanza di hotel con vista). Perché? Perché è bruttissimo. Solo che lui non se n’è mai accorto e nessuno, fino a quel momenti si è premurato di dirglielo, moglie compresa. Quando lo scopre, la crisi è totale. Lette decide così di affidarsi a un chirurgo estetico che lo rende bellissimo. Troppo. Non solo è diventato perfetto per presentare e vendere il suo spinotto, ma in verità tutti sono interessati molto più alla sua faccia che alla sua invenzione. Di più: vogliono avere la sua faccia. Non vi stiamo a raccontare i risvolti paradossali, sentimentali, erotici e sociali, della faccenda. Certo è che a un tratto il signor Lette comincia a desiderare disperatamente di riavere la sua orribile faccia originale. Ma ciò che si è tagliato, gli spiega il chirurgo, non si può riattaccare. E al tempo stesso lui sa fare soltanto quella faccia. A tutti. Da qui in poi però lo spettacolo, che gode di un ritmo sostenuto e di una spigliata interpretazione dei bravi quattro attori in scena, si impantana. La commedia-drammatica si tuffa nella riflessione esistenziale, si complica, perde il filo e il finale. Peccato. Aspettiamo una seconda prova: le premesse ci sono tutte.

Lo spettacolo continua:
Teatro Filodrammatici

Via Filodrammatici 1 – Milano
fino al 30 novembre, ore 21.00 (domenica 16.00)
(durata: un’ora e mezza)

Brutto
di Marius von Mayenburg
traduzione Umberto Gandini
regia Bruno Fornasari
con Tommaso Amadio, Mirko Ciotta, Michele Radice, Cinzia Spanò
scene e costumi Erika Carretta
produzione Teatro Filodrammatici