Pezzi di una donna a pezzi

Al teatro della Cooperativa uno spettacolo per aprire gli occhi di fronte a una realtà, spesso nascosta tra le pareti domestiche.

L’idea dello spettacolo – scritto da Pietro Floridia, in scena anche al Teatro La Cucina di Milano con Report dalla città fragile, e Angelica Zanardi – nasce da un percorso sul tema della violenza contro le donne, argomento ben noto e spesso trattato dai media, sebbene non tenuto nella giusta considerazione. Bastano le statistiche a farci rabbrividire: la violenza domestica rappresenta la principale causa di morte e invalidità per le donne in età compresa tra i 16 e i 44 anni e, in Italia, il 31,9% delle stesse è stata vittima di violenza.

Lo stratagemma è quello di mostrare l’ingresso della casa della protagonista e dare la possibilità allo spettatore di sbirciare nel suo mondo. Quando l’attrice entra in scena, si intravedono, di conseguenza, solo parti di lei – riflesse negli specchi, appesi vicino all’ingresso. La sua immagine è frammentata e, insieme, amplificata dalle videocamere – che riprendono ciò che avviene all’interno delle stanze, proiettando le azioni verso l’esterno della casa, moltiplicando la figura della donna, come a suggerire il suo essere ridotta a pezzi. Un espediente che ha una valenza sicuramente allegorica e che funziona piuttosto bene, anche se a volte si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un prodotto cinematografico, piuttosto che teatrale.

Lo spettacolo è molto suggestivo, in grado di far comprendere fino in fondo il dramma di una – e di migliaia di altre donne. L’amorevole fidanzato si trasforma ben presto in marito carnefice. Il calvario è intessuto di dolore fisico e psicologico; violenze; passione – o dipendenza; e senso di colpa – perché la donna ha fatto proprio il concetto che se si comportasse davvero bene, lui non avrebbe motivo di picchiarla. A coprire il tutto, l’emozione che dirige la sua vita e che si stende come un velo su ogni gesto o parola: la paura – una paura tremenda e paralizzante – in attesa del prossimo scoppio d’ira, con le inevitabili conseguenze.
Nel finale, una richiesta di aiuto verso tutti quelli che avrebbero potuto accorgersi e, invece, hanno preferito girare la testa dall’altra parte: noi spettatori non vogliamo fare lo stesso, vero?

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro della Cooperativa
Via Hermada, 8 – Milano
fino a sabato 7 maggio

Buchi nel cuore
di Pietro Florida e Angelica Zanardi
regia Pietro Floridia
con Angelica Zanardi
scene di Nicola Bruschi
suono di Alessandro Saviozzi
aiuto regia Giulia Franzaresi
produzione Crexida e Compagnia del Teatro dell’Argine – Itc Teatro
con il sostegno del Comune di Bologna – Settore Cultura e Provincia di Bologna – Assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità