Overbooking di risate

Marco Trabucchi, attore e sceneggiatore diplomato alla scuola di Teatro Azione e, da allora, sulle scene teatrali e cinematografiche indipendenti, è andato in scena con la sua prima commedia comica il 5 maggio al Teatro Testaccio.

Nel magma della nuova comicità del nuovo millennio, contraddistinta da stand up comedy, da Youtube e dalle web series che imperversano, potrebbe capitare di sentirsi spaesati, se non sovrastati, da un sistema di offerta spesso omogeneo nei temi e nell’approccio.

Bufale – storie di ciarlatani, lestofanti e fanfaroni, scritto e diretto da Marco Trabucchi con l’aiuto di Fabio Zito e Arianna Luzi come spalle nelle scene che prevedono dialoghi a due o tre, ha certamente delle componenti comiche della nuova era (contemporaneità degli argomenti trattati, utilizzo imprescindibile dei video, immediatezza e sfrontatezza) ma, purtroppo o per fortuna, conserva una chiara struttura ed identità novecentesca, del cabaret teatrale, delle sitcom e di personaggi televisivi (Quelli della notte, l’Ottavo Nano, Stasera Pago io, Fantastico) con cui, purtroppo o per fortuna, è cresciuta l’attuale generazione dei trentenni e quarantenni italiani.
Sul palco vediamo cinque personaggi, assurdi ma con cui, in fondo, ognuno potrebbe avere avuto almeno una volta a che fare: il Dottor Scognamiglio, guaritore olistico siciliano che scrive poesie e in uno studio probabilmente abusivo cura, o almeno dice di farlo, persone che non si vogliono affidare alla medicina tradizionale ma che credono nel potere della bioenergetica; Dave, ragazzo disadattato che parla come i presentatori dei documentari, e che, in riferimento alla catastrofe mondiale che costringerà l’umanità a una situazione di totale desolazione in cui mangiare solo insetti, propone la propria esilarante soluzione alternativa (tutta da scoprire); Molly, donna sulla cinquantina con tutti i connotati delle ospiti opinioniste di Domenica In, Verissimo, Amiche in Arena, che – piena di conoscenze e di amanti nel mondo della politica, dello spettacolo e della musica – vuole dimostrare la propria relazione giovanile con Steve Jobs, da cui ha avuto un figlio che pretenderebbe di mettere a capo della Apple nonostante le sue scarse capacità intellettive il suo essere un ebete ipodotato. Infine, Nicholas, bambino finalista in un concorso canoro organizzato dal padre assessore alla cultura in un anonimo paese italiano e in una manifestazione decisamente autoreferenziale, che “casualmente”, stravince su tutti gli altri concorrenti incassando l’assegno con una canzone ridicola e demenziale e Pippo Calippo, casting director di prestigio della vecchia guardia che provina attrici e attori smontandoli letteralmente dall’inizio alla fine.
Ciò che accomuna questi e altri improbabili/credibili personaggi è il loro essere, consciamente e/o inconsciamente, dei truffatori, ciarlatani, lestofanti e fanfaroni pronti, con escamotage assurdi e deliranti, a dare bufale ai malcapitati che capitano loro sotto tiro.
Bufale è uno spettacolo tutto da ridere, una commedia sul mondo contemporaneo, un’opera prima che a livello registico dovrebbe/potrebbe essere ristrutturata, cambiata e ridotta per essere migliorata, ma già godibile grazie alle idee di Trabucchi, alla sua capacità trasformista e alla sua propensione nel trasmettere in chiave ironica e demenziale quelle che sono i costumi, le tendenze, le ansie, le paure, le situazioni quotidiane della società contemporanea, in un alternarsi di sketch grotteschi e spassosi.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro Testaccio
Via Romolo Gessi 8 – Roma
5 maggio 2018 ore 21,00

Bufale – storie di ciarlatani, lestofanti e fanfaroni
scritto diretto e interpretato da Marco Trabucchi
con la partecipazione di Fabio Zito e Arianna Luzi