Risate e amarezza

Un sabato sera all’insegna delle risate per la Città del Teatro di Cascina. Torna in scena Bulle & Impossibili.

Non vi aspettate solo risate. Inframmezzati, scoprirete il dubbio e l’amarezza che si insinuano nelle pieghe dell’anima perché Bulle & Impossibili non si accontenta di divertire. Il tema, sebbene soffuso di un’atmosfera surreale, è comunque importante. Non per nulla lo spettacolo è stato presentato a chiusura di una giornata interamente dedicata alla riflessione sulla violenza di genere, la lotta contro gli stereotipi e i luoghi comuni in cui rimane ancora prigioniera la figura della donna.

Dopo la proiezione del film Io sto con la sposa – di Khaled Soliman Al Nassiry – al mattino e la presentazione, nel tardo pomeriggio, di un estratto di Dell’umiliazione e della vendetta, operetta comica in un atto, seguita dall’incontro con la giornalista Lorella Zanardo e la regista Marcela Serli, la serata si è appunto conclusa con Bulle & Impossibili, ripresa di un lavoro del ’95 riadattato per il trio protagonista di questa edizione che, a distanza di un anno dal debutto, è tornato a Cascina ottenendo nuovamente un grande successo di pubblico. Protagoniste assolute Katia Beni, Sonia Grassi ed Erina Maria lo Presti (il mitico gruppo comico Le Galline, appunto) a cui si è unita Letizia Pardi, regista dello spettacolo.

Questa la storia. Tre donne, tre stereotipi: la candida ingenua, la dura, l’oca. Tre modi di vivere e convivere con le difficoltà, altrettanti modi di gestire le relazioni e il cercare di stare bene con se stesse (o forse no) e tirare avanti. Le tre si affidano a improbabili corsi di auto-aiuto, psicoterapia fai-da-te e cd rilassanti; a espedienti per gestire le sfide della vita quotidiana; al sogno di sfondare grazie all’unica opportunità di una vita (il grande concorso per nuovi talenti). Finché, in cerca di un impossibile riscatto, concepiscono l’ultimo, estremo tentativo: una rapina in banca. Finalmente, dopo due anni di attesa e di preparativi, il grande giorno arriva, preceduto da una lunga ed estenuante notte. Peccato che la rapina fallisca miseramente e le tre siano costrette a nascondersi dalla polizia che le insegue come temibili delinquenti. Rientrate in casa ecco, finalmente, il colpo di scena: l’arrivo di un ospite inatteso: la Madonna – la loro improbabile e inaspettata risposta a tante fugaci illusioni. Alle sue proposte, tuttavia, le tre oppongono il principio che le guida: cercare una possibilità ma non cedere e non ripiegare mai. Così, seguendo la loro folle logica, difenderanno fino alla fine un’idea di dignità che rifiuta gli sconti e le vie di fuga.

Lo spettacolo è un viaggio surreale nella vita strampalata di tre donne-simbolo, costrette a combattere in un mondo a misura di uomo, implacabile e crudele, in cui anche una rapina è l’occasione giusta per mettere alla gogna la donna – con paragoni, critiche e scherno.

Si ride dall’inizio alla fine, ma ripensare a ciò che si è visto offre anche diversi spunti di riflessione. A cominciare dal fatto che l’unica possibilità di riscatto (e, comunque, lo spettatore sa bene di che tipo di riscatto si tratti) risieda nel miracolo e in una figura che è l’emblema stesso dell’essere una donna che soffre e resta in silenzio, una madre che sta in disparte, rassegnata al ruolo che le è stato assegnato.

Si ride molto, è vero, ma ci si interroga anche sulle reali possibilità e prospettive di una donna, in Italia, oggi, chiedendosi se e quali alternative siano possibili. Ma non sembrano essercene. Quello che resta allo spettatore è un riso amaro.


Lo spettacolo è andato in scena:
La Città del Teatro

via Toscoromagnola 656, Cascina – Pisa
sabato 14 e domenica 15 marzo, ore 21.00

Bulle & Impossibili
Cronaca di un miracolo supplementare
di Donatella Diamanti
regia Letizia Pardi
con Katia Beni, Sonia Grassi, Erina Maria Lo Presti (in arte Le Galline) e Letizia Pardi
scene Lucio Diana
collaborazione artistica Fabrizio Cassanelli
costumi Cinzia Landucci
luci Maurizio Coroni
fonica Marco Bagnai e Giovanni Berti
realizzazione scene Luigi Di Giorno, Andrea Avesani
sonorizzazioni e registrazioni Jambona Lab
organizzazione Antonella Moretti

una produzione Fondazione Sipario Toscana Onlus – Teatro Stabile di Innovazione