L’assurdo del teatro

Il 13 e 14 ottobre la Slow Show company ha presentato presso il teatro UTS – Upter di Roma Buon anniversario, spettacolo conclusivo del progetto Teatro Ventietrenta.

L’Upter teatro studio, luogo di formazione e di espressione artistica, ha affidato ad alcuni giovani ragazzi uno dei testi di Harold Pinter appartenenti al teatro dell’assurdo: Anniversario (1999), che per l’occasione è diventato Buon anniversario.
All’ingresso della sala Tofani il pubblico è stato accolto da camerieri “di parte” e invitato a prendere posto di fronte a due tavoli al centro della scena. Una vera sala-ristorante con tanto di caminetto sullo sfondo.
«Julie, Lambert. Buon anniversario» una delle due coppie augura all’altra. Sono due fratelli, Matt e Lambert, e due sorelle, Prue e Julie a sedere allo stesso tavolo e ad apparire come dei distinti signori.
Nell’altro tavolo invece una coppia più giovane e meno stabile, formata da Russell, rampante uomo di banca, in procinto di cambiare sede e Suki, un’ex-segretaria ora maestra elementare dal passato audace, discutono di sesso e complessi di Edipo.
Intorno a loro si muovono il gestore del «miglior ristorante della città», e due intraprendenti cameriere: una mitomane che narra le peripezie improbabili e spassose del nonno e l’altra ammiccante e trasgressiva che serve i piatti su vertiginosi stivali rossi. Tra una bistecca ed un ossobuco vengono servite, quasi su un vassoio d’argento, battute e insinuazioni chiassose e volgari. La cena assume improvvisamente un sapore goliardico e scurrile, soprattutto quando si scoprirà che Lambert in passato ha avuto una relazione con l’allora diciottenne Suki. Il tavolo diventa unico, come l’atto che sbalordisce tra ironia e oscenità.
Tanti ingredienti, ma la salsa risulta aspra: forse ispirarsi al testo di Pinter, anziché riproporlo fedelmente, avrebbe potuto aiutare non solo la recitazione – a volte didascalica – di alcuni interpreti in erba, ma anche la contestualizzazione degli elementi innovativi qui inseriti che rischiano di stonare in ambiente britannico (ad esempio il protagonista che dedica a sua moglie la canzone Il tempo di morire di Lucio Battisti sarebbe stato più calzante sulla scia di una italianizzazione dei nomi).
Un piatto, quello di Anniversario, sicuramente non facile da preparare, ma che offre ancor oggi la degustazione di un soggetto pepato, lo svelamento dello scheletro meschino che sorregge la realtà apparente.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro UTS Upter – sala Tofani
via Portuense, 102 – Roma
sabato 13 e domenica 14 ottobre, ore 21.00
(durata 50 minuti circa senza intervallo)

La Slow Show company presenta
Buon anniversario
di Paolo Orlandelli
con Andrea Beccarini, Daria Bellucco, Matteo Fioramanti, Diego Mercuri, Matteo Pagani,
Adele Pani, Francesca Perrotti, Giuliana Rauccio, Chiara Settembre
scene e costumi Giorgia Rauccio