Un Buon anno che si scioglie nello zucchero

Lo spettacolo di Francesco Brandi al Franco Parenti di Milano comincia con ritmo e buone battute e scivola in un insopportabile sentimentalismo. Peccato.

Commedia leggera leggera, la storia di uno scrittore fallito che la notte dell’ultimo dell’anno è solo in casa con la figlia di tre anni. Il suo amico/quasi fratello lo tormenta con la sua inconsistenza esistenziale. La mamma incombe dal piano di sopra. A un certo punto piomba in casa l’ex convivente che in teoria farebbe l’attrice e nella realtà rapina tabaccherie e che, in modo del tutto improbabile, dopo un fallito rapimento (fattispecie ormai piuttosto rara), dove cerca rifugio? In casa dell’ex compagno e della figlia. Non solo ma, non si capisce perché, sequestra tutti in attesa di non si sa che cosa. In sintesi: la storia imbastita da Francesco Brandi per Buon anno, ragazzi, in scena al Franco Parenti di Milano, è già del tutto irrrealistica. Però Brandi, che è anche il protagonista, scrive ottime battute e ha il ritmo giusto per recitarle. Gli altri, soprattutto Daniela Piperno e molto meno Sara Putignano gli vanno dietro. E quindi benvenuta la commediola natalizia, molto poco in tono con il Franco Parenti, ma, nei primi 40 minuti, piacevoli. Poi comincia un dérapage, sempre più pericoloso e soprattutto noioso, verso lo zucchero. La storia non va né avanti né dietro e i protagonisti si riscoprono buoni, innamorati, pentiti. Il pubblico smette di ridere ma alla fine non è avaro di applausi (benché il commento sentito è stato, giustamente, «troppo lungo»). Insomma: bastava non farsi prendere la mano, scegliere un finale più teatrale e brillante. E tagliare più di mezz’ora. E allora la commediola sarebbe rimasta una piacevole commediola.

Lo spettacolo continua
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo 14 – Milano
fino al 19 ottobre 2017

Buon anno, ragazzi
testo di Francesco Brandi
regia di Raphael Tobia Vogel
con Sebastiano Bottari, Francesco Brandi, Miro Landoni, Daniela Piperno, Sara Putignano
scene di Francesca Pedrotti e Alice De Bortoli
luci di Luigi Biondi
musiche di Andrea Farri
produzione Teatro Franco Parenti
(durata: un’ora e 30 minuti)