Pianeti distanti

teatro-ringhiera-milano-80x80In scena, in occasione del Play Festival al Teatro Ringhiera, Cantare all’amore, amara commedia della compagnia La Ballata dei Lemma.

In ogni storia che si rispetti i personaggi sono sempre tre: lui, lei e l’altra.
Nella nostra storia i personaggi in questione sono un timido e disadattato sarto e due sorelle: la prima bellissima, ambiziosa e calcolatrice, impegnata nei preparativi di un matrimonio d’interesse con un famoso politico; la seconda, brutta, trascurata e priva di aspirazioni.
Il piccolo sarto si innamora, tra i difetti ingombranti e la gobba sporgente, della sorella brutta che, imbarazzata e titubante, ricambia timidamente. L’amore è una novità per entrambi: un sentimento unico e meraviglioso, che sembra inizialmente poter resistere a ogni ostacolo e durare per sempre.
Ma non è facile amare, amare fa paura. Paura di fallire, «di andare a finire come tutti gli altri», di mostrarsi senza finzioni, per come si è veramente: sinceri. Ed è appunto l’impossibilità di essere sinceri, il dramma attorno al quale ruotano queste tre vite senza coraggio. Il tema prende forma concreta nei movimenti rallentanti, meccanici e antinaturalistici dei personaggi, che si esprimono attraverso una gestualità artificiosa e irrealistica eppure essenzialmente comunicativa. È un modo altro di comunicare, che punta a evocare piuttosto che a dichiarare, ma che non risulta per questo essere meno funzionale e convincente. È una comunicazione che cerca nuove vie, perché quelle convenzionali e “normali” incutono timore.
Anche nei dialoghi, nei momenti di maggiore intimità e profondità, i personaggi non scelgono mai di esprimersi attraverso le proprie parole, ma decidono di rifugiarsi in una canzone, utilizzando parole scritte da qualcun altro, che rendono i loro sentimenti anonimi e banali.
Anche lo spazio, nero, spoglio, sommerso dalle ombre, richiama l’idea di una realtà priva di qualsiasi elemento personale.
Non c’è nulla che sia vero, nulla che porti fede all’essenza dei personaggi, condannati a mostrarsi e ad agire per quello che non sono.
Come il vestito della sposa, l’abito che più di tutti, per una donna, dovrebbe rappresentare la personalità di chi lo indossa, è spersonalizzato, usato, largo e impossibile da sistemare.
Di fronte a questa incapacità di aderire sinceramente alla vita, allora, forse, è meglio rinunciare, «ci sono cose più importanti a cui pensare, non c’è tempo da perdere in carezze».
Cantare all’amore è la storia di tre storie diverse che si sfiorano fino quasi a intrecciarsi, senza però riuscirci mai. Tre vite comuni oppresse dall’incapacità di costruire rapporti veri e profondi.
Lo spettacolo è stato realizzato dalla compagnia La Ballata dei Lemma nel 2013 e ha avuto già molti e prestigiosi riconoscimenti, tra tanti, ricordiamo la vittoria all’E45 Napoli Fringe Festival 2013.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Ringhiera

via Pietro Boifava 17/Milano
giovedì 4 dicembre 2014, ore 19.30

Cantare all’amore
di e con Nicola di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno
produzione La Ballata dei Lenna
coproduzione Teatro Bottega degli Apocrifi
in collaborazione con Teatro Minimo