L’Arte all’improvviso

Torna al Teatro Furio Camillo la compagnia Teatraltro con un napoletanissimo Capitan Fracassato, proponendosi di raccontare l’essenza del teatro, ovvero l’arte dell’improvvisazione.

L’eterno girovagare dei Comici dell’Arte e i tanti ostacoli incontrati per farsi riconoscere nel loro ruolo di attori, rispecchiano le difficoltà che oggigiorno le nuove realtà teatrali si trovano a dover affrontare per uscire dall’anonimato. Questa è una delle facce dello spettacolo Capitan Fracassato di Eduardo Ricciardelli, per la regia di Pino Carbone, portato in scena all’interno della rassegna Exit presso il Teatro Furio Camillo di Roma.
Parlando di Commedia dell’Arte si parla anche di commedia all’improvviso, ovvero della capacità dei comici di agire basandosi solamente su un canovaccio (una sorta di antenato del copione, contenente, però, solo una serie scarna di disposizioni sceniche); era dunque cura dell’attore, che all’epoca incarnava un tipo di personaggio più o meno fisso – una maschera – di preparare una serie di scene da tirare fuori al momento opportuno e di combinarle in maniera di volta in volta differente.
Basandosi sul romanzo Il Capitan Fracassa dello scrittore francese Théophile Gautier, il processo di attualizzazione della condizione dei comici dell’arte e del romanzo stesso, reso in chiave moderna, è sicuramente un’operazione interessante; peccato, però, che l’esito sia piuttosto confusionario e frammentato.
Tutto lo spettacolo è un monologo che sembra voler seguire quasi esclusivamente una sorta di flusso di coscienza, una specie di parlare e raccontare a ruota libera.
Solo alla fine ci si rende conto che, in realtà, tutto quello a cui si è assistito – stralci di racconti di Il Capitan Fracassa misti a ragionamenti sulle condizioni precarie dell’attore contemporaneo e sulla vita in genere – probabilmente avveniva solo nella mente del personaggio: erano tutti tentativi di improvvisazione.
In conclusione lo spettacolo o, meglio, l’intento – probabilmente raccontare la scelta dei commedianti di lavorare sull’improvvisazione – non risulta subito chiaro allo spettatore, che un po’ si perde nel marasma di un canovaccio che non c’è.
Se il solo scopo è mostrare come un attore lavora e si serve dell’improvvisazione a livello verbale e corporale, si può dire che l’obiettivo sia parzialmente raggiunto; ma se la finalità è parlare del «viaggio di un gruppo di comici erranti alla volta di Parigi», come recita la sinossi dello spettacolo, allora il pubblico dovrà fare un ben complicato lavoro di fantasia.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Furio Camillo
via Camilla, 44 – Roma
sabato 10 dicembre, ore 21.00

Teatraltro presenta
Capitan Fracassato
di Eduardo Riccitelli
regia Pino Carbone
con Eduardo Riccitelli