Quella rivoluzione nata per caso

Un piccolo spettacolo coraggioso per raccontare un grande evento: la rivolta che portò alla nascita del Pride a New York.

Due giovani attori in scena, un finto sipario. E una storia. Quella di un pessimo locale (per la qualità degli alcolici, l’areazione e la mancanza di acqua corrente), lo Stonewall Inn nel Village di New York. Era il punto di ritrovo della comunità lesbica e gay.

Ogni tanto la polizia faceva una retata. Negli Stati Uniti, la cui pretesa di considerarsi il baluardo delle libertà appare a volta davvero poggiata su fragili basi, l’omosessualità è stata considerata un reato, anche piuttosto grave, fino a tempi recenti. Con imposizioni anche piuttosto singolari, per esempio sugli abiti.

Lo spettacolo di Margherita Mauro, messo in scena per quattro giorni nel bel teatro della Triennale (per il festival Fog, che riserva sempre ottime sorprese) ricostruisce come, all’ennesima retata, scoppiò la rivolta.

E che questa piccola e quasi casuale rivolta cambiò il mondo. Furono cinque giorni che diedero vita a un movimento non soltanto di rivendicazione dei diritti per le comunità di omosessuali, queer, bisessuali e lesbiche. Ma soprattutto ne svelò e sostenne l’orgoglio. Lo spettacolo si regge tutto sulle spalle di due giovani attori, Marcos Vinicius Piacentini e Maria Roveran. Bravi, anche se dovranno acquistare un po’ più di spigliatezza e sicurezza in se stessi. Minimal la scena, ma va bene così. Questa volta è davvero la storia in sé che merita di essere ascoltata.

Lo spettacolo è andato in scena
Teatro della Triennale

viale Emilio Alemagna 6. Milano
dal 6 all’11 ottobre 2020

Come Out! Stonewall Revolution
testo e drammaturgia Margherita Mauro
regia Michele Rho
con Marcos Vinicius Piacentini, Maria Roveran
allestimento e scenografia Valentina Tescari
luci Alessandro Barbieri
scenotecnica e costruzioni Danilo Tamburini
aiuto tecnico Asia Pirini
costumi Elena Rossi
ricerca archivi Serena Perversi
assistente di produzione: Chiara Carena
produzione FOG Triennale Milano Performing Arts
coproduzione Festival delle Colline Torinesi / con il contributo di Regione Lombardia nell’ambito di NEXT 2019-202
durata 60′
prima assoluta