Nevermore

Le donne-corvo di Bouchra Ouizguen danno il via alla 46° edizione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo in Romagna, mirato quest’anno a innescare «la vibrazione, il combattimento o la danza tra due entità che si è soliti pensare come rigidamente separate e reciprocamente impermeabili: la realtà con la sua durezza di cristallo e la sua ostinazione a presentarsi come non trasformabile e la finzione, con la sua costellazione di mondi immaginari, così spesso ridotta allo spazio angusto del disimpegno o del divertimento, della distrazione cioè da ciò che solo è importante».

A chi non è mai capitato di ritrovarsi assorto in una meditazione bizzarra scaturita dall’osservazione dei movimenti contenuti e quasi nobili degli uccelli, esseri dal cuore piccolo e dalle ossa leggere, troppo deboli per resistere agli attacchi e alle violenze, ma capaci di librarsi al vento, forti del loro microscopico muscolo pulsante e della loro struttura cava?

La danzatrice e coreografa marocchina Bouchra Ouizgem, dopo otto anni di conduzione del gruppo «laboriale e performativo» Compagnie O, sceglie di proporre un lavoro («presentato per la prima volta sul piazzale della stazione di Marrakech in occasione della Biennale di Arte Contemporanea del 2014») incentrato proprio su questi animali e, in particolare, sui corvi.

A una a una le “corve” fanno il loro ingresso in un campo da basket trasandato e si dispongono nello spazio senza fiatare. Le interpreti di nero vestite e con il capo fasciato da un panno bianco che ricade lungo la loro schiena a mo’ di becco, si dividono tra santarcangiolesi e marrakechiane, unite dalla coreografa per condividere il proprio vissuto, nonostante le differenze culturali e linguistiche.

Ha quindi inizio la danza animalesca, scandita da un gracchiare indefesso e a pieni polmoni, in cui lo stormo improvvisato intraprende «azioni con il corpo e con la voce che oscillano tra la ripetizione e la differenza». La fragilità dei volatili viene affiancata a quella del cosiddetto “gentil sesso” e, così facendo, viene spazzata via da un’esplosione vocale rinfrancante che, come una miriade di uccelli in volo, si innalza al cielo per erigere un «contraltare laico e femminile all’invito alla preghiera dei muezzin».

Ancora una volta ci si ritrova, allora, a osservare dei pennuti, ma in un contesto diverso per riflessione e risoluzione: le Corbeaux non hanno le ali per poter sfuggire alle pene terrene. Le donne di Ouizgem hanno le ossa pesanti e i cuori grandi, sono tarpate da un trascorso più pregno di quello di un volatile, che le ha solcato la pelle e le ha scavato gli occhi, lasciandoli però vispi e pieni di vita. Dopo l’atelier di maggio con le donne romagnole, le interpreti «sono pronte a trasmettere il proprio grido atavico, doloroso e follemente gioioso, urgente e brutale, il proprio sapere di donne […] travolgendo lo spettatore con il proprio rito catartico».

L’opera si riappropria quindi di uno spazio pubblico per segnare nuovi confini esistenziali al ritmo sinfonico di una società femminile forte e (auto)determinata che si ribella – spiegando le ali di un matriarcato orizzontale ormai sempre meno invisibile – e offre un rapido assaggio degli «abissi così luminosi che conteniamo».

Lo spettacolo è andato in scena all’interno del Festival internazionale del teatro in piazza di Santarcangelo
Parco Campo della fiera
via de Bosis/Faini
venerdì 8 luglio
ore 20.30

Sferisterio
via Faini 8
venerdì 8 luglio
ore 22

Parco Francolini
via Costa/Montevecchi
sabato 9 luglio
ore 18.30

Retro Lavatoio
via Marini/angolo via Costa
sabato 9 luglio
ore 20

Campo da basket
via Carracci/Ferrara
domenica 10 luglio
ore 17.30

Grotta delle Clarisse
via Porta Cervese 8
domenica 10 luglio
ore 19

una produzione Compagnie O
Corbeaux
concept e direzione artistica Bouchra Ouizguen
interpreti Kabboura Aït Ben Hmad, Fatima El Hanna, Halima Sahmoud, Fatna Ibn El Khatyb, Khadija Amrhar, Zahra Bensalem, Malika Soukri, Noura Oujoute, Hasnae El Ouarga, Milouda El Maatoui, Giusy Valenza, Lorena Magnani, Maria Petrilli, Monia Cappiello, Stefania Perrone, Claudia Rosselli, Vilma Bugli, Barbara Valentini, Khadija Mchichou, Nora Mchichou, Stefania Fellini e Vivian John
diffusione e amministrazione Mylène Gaillon
sostegno alla produzione Institut Français du Maroc
co-produzione per Santarcandelo in Romagna Santarcangelo Festival Internazionale del Teatro in Piazza