Un arabesco di storie

Il monologo di Gabriele Vacis conduce il pubblico del Piccolo Eliseo all’epoca della terza crociata, tra voci di bambini, saggi e templari.

Crociate è il titolo liberamente ispirato a Nathan il saggio, dell’illuminista Gotthold Ephraim Lessing, che vede protagonista Valerio Binasco e porta la firma di Gabriele Vacis.

Un viaggio nel tempo attraverso una sola voce – quella appunto di Binasco – che, ora in veste di bambino, ora del saggio Nathan o di un giovane templare, regala momenti di riflessione sulle diversità che arricchiscono, sulla necessità di camminare lungo percorsi di pace e di reciproca tolleranza.
La scena è essenziale, un solo grande velo bianco cala dall’alto e la attraversa, ed esso segue la narrazione assumendo molteplici ruoli, talvolta il mantello dell’attore, talvolta un muro della città o la vela di una nave.

Così come il velo, anche l’attore cambia di continuo e conduce rapidamente lo spettatore nella storia: attraverso un gioco di proiezioni, muove con le sue stesse mani delle immagini nitide e sfocate raffiguranti volti di bambini rappresentati sul velo bianco. Immagini che prendono vita, come le parole, congiungendosi e allontanandosi.

Così inizia la storia che Binasco narra.
Gerusalemme, crocevia delle tre religioni monoteiste, è il luogo in cui prende corpo la vicenda: una sola terra per tre popoli così diversi in apparenza. Sono i tempi della terza crociata e l’ebreo Nathan, perduti moglie e figli, adotta un’orfana cristiana di nome Recha. Un giovane templare cristiano salva Recha innamorandosene perdutamente, dopo aver ricevuto la grazia dal Sultano Saladino che gli risparmia così la vita. Attraverso varie vicissitudini, ebrei, cristiani e musulmani si riuniranno, riscoprendosi e accettandosi come membri di un’unica famiglia, superando le diversità e il conflitto.

Crociate è uno spettacolo composito, dove la Gerusalemme Liberata di Tasso si unisce al Convivio dantesco, passando per il Qohèlet e intrecciandosi con «l’arabesco indecifrabile» di Elsa Morante, per poi chiudere quasi fedelmente con la parabola dei tre anelli di Lessing, raccontata dall’ebreo Nathan, che fa riflettere sulla bellezza di trovarsi fratelli di un unico padre.
Tra dramma e comicità, tra commozione e risate, Valerio Binasco sorprende riuscendo a dare il giusto spazio ai diversi ruoli e a passare velocemente da intenzioni cabarettistiche a somma poesia e respiri altisonanti.

A tratti lo spettacolo rallenta di poco, sia per l’eccesso didascalico del regista che per lo stesso Binasco, il quale si rivolge al pubblico con qualche ammiccamento di troppo. Leggere sbavature che non intaccano uno spettacolo che funziona, fa riflettere e appassiona.

Lo spettacolo è in scena:
Teatro Piccolo Eliseo
via Nazionale, 183 – Roma
fino a domenica 6 novembre
orari: martedì, giovedì e venerdì ore 20.45, mercoledì e domenica ore 17.00, sabato ore 16.30 e 20.45
(durata 1 ora e mezza circa senza intervallo)

Fondazione Teatro Regionale Alessandrino presenta
Crociate
liberamente ispirato a Nathan il saggio di Gotthold Ephraim Lessing
di Gabriele Vacis
regia Gabriele Vacis
con Valerio Binasco
allestimento e scenofonia Roberto Tarasco