Viaggio allucinante

teatri-pistoiaAl Centro Fiere di Pistoia debutta, in prima nazionale, il nuovo lavoro di Enrique Vargas tratto dal romanzo di Conrad, Cuore di Tenebra. Lo salutano consensi unanimi e quattro giorni di sold out. 


Dove ti nascondevi da bambino? Con titubanza arrivano alcune risposte: in una casetta sull’albero, sotto la scrivania, in cantina… Nel frattempo, una porta disegnata al momento con un gessetto bianco dà l’accesso all’universo di Conrad/Marlow: lo studio dove lo scrittore bambino si sarebbe rifugiato, il luogo familiare che ci conforta prima di iniziare il nostro personale percorso iniziatico. Nel buio, pian piano, appare la sagoma di un continente lontano eppure vicino – l’Africa. Lo squarcio del telo sul quale è raffigurata, per poter proseguire il percorso, è l’immagine emblematica di quello che in tempi passati – ma anche presenti, seppure in forme e con attori diversi – l’Europa ha tragicamente perpetrato in quei luoghi. Sfruttamento delle popolazioni indigene con milioni di morti e deportazioni che hanno decimato il continente – dato che si stimano circa 12 milioni di schiavi trasportati nelle Americhe tra il XVI° e il XIX° secolo.
Questo buio fisico e della mente lentamente si dissolve: emergono le figure di coloro che ci accompagneranno. Sta a noi scegliere chi eleggere a guida, in questo viaggio nel tempo e nello spazio.
Di fronte a noi una valigia, che dobbiamo riempire – sotto l’occhio vigile del nostro Caronte/guardiano – con scarpe e calzini. Ticchettii sinistri giungono, nel frattempo, alle nostre orecchie. Delle voci sempre più insistenti e arroganti scandiscono dei numeri: ci si incolonna come pecore al macello, mentre l’idea del gioco avuta all’ingresso scompare. Schedati, misurati e muniti di nuovi strumenti si attende. La musica è soffusa, lampi di luce si stagliano all’orizzonte: sempre più spaesati seguiamo, con una certa difficoltà, la nostra guida nelle tenebre che ci circondano.

Iniziano le prime richieste, si comunica sottovoce, gesti lenti e quasi ossessivi ci invitano a partecipare a un gioco strano, inquietante. Non tutti lo fanno. La maggior parte esegue in modo obbediente ciò che viene richiesto. Si smarrisce il senso, il buio si fa largo anche nella mente.

«Chi vuoi salvare?», la domanda è retorica: solo un modo per allungare l’esistenza di alcuni per qualche istante perché, scelta o rifiutata, la fine giunge per tutti. Si riparte carichi di tensione emotiva e con sempre nuove incertezze. Cori risuonano nel buio, in sottofondo rumori di ferraglia, ordini impartiti. Quello che sta avvenendo, almeno per la maggioranza, non è subito chiaro ma si avanza scrutando gli occasionali compagni di viaggio, partecipando così all’altrui sofferenza. Tutto sembra scontato, inevitabile: siamo qui per partecipare. Qualcuno si rifiuta e viene apostrofato da chi dirige l’esecuzione; subito allontanato dal gruppo, dagli altri che continuano nel loro lavoro, fino all’inevitabile conclusione – insieme complici, carnefici, innocenti, colpevoli, ignari, sadici.
Una matita e un foglio di carta ci attendono per lasciare un confuso ricordo dell’esperienza. Quando ci consegnano il foglio con i dati del massacro perpetrato nel Congo di Leopoldo II sorgono i dubbi, si ripensa al percorso, al perché non si sia provato a rompere il cerchio, non si sia rifiutato di scegliere tra proposte antitetiche.

Il coinvolgimento fisico ed emotivo, il fatto di essere riuniti nello stesso luogo per una stessa ragione – anche se un po’ oscura – è talmente forte da impedirci di fare una scelta coerente con le nostre idee?
Cuore di Tenebra è un’esperienza illuminante sui vari tipi di condizionamento ai quali sottostiamo consciamente o involontariamente; sulla perdita di lucidità e di giudizio rispetto alle scelte che, a volte, facciamo; e forse un invito a ragionare come individui pensanti per smascherare ciò che ci viene presentato come ovvio ma che è utile solo a coloro che, attraverso quelle scelte, perseguono spesso ben altri scopi: lo sfruttamento delle risorse umane e materiali ad ogni costo.
Uno spettacolo destabilizzante, parola spesso abusata, costruito con estrema abilità, ricreando – attraverso luci, suoni, odori e atmosfere – un percorso allucinante ma che giunge allo scopo.

Lo spettacolo è andato in scena:
Centro Fiere

via Pertini – Pistoia
domenica 4 ottobre, ore 22.00

Il Funaro Centro Culturale con Associazione Teatrale Pistoiese e Comune di Pistoia presentano:
uno spettacolo del Teatro de los Sentidos commissionato e prodotto da Republique Copenhagen
Cuore di Tenebra 

(prima nazionale)
regia Enrique Vargas
drammaturgia Enrique Vargas e Teatro de los Sentidos
coordinamento del progetto Patrizia Menichelli
assistente alla regia Arianna Marano
direzione degli attori Gabriella Salvaterra
disegno dello spazio Gabriella Salvaterra
disegno luci e poetica dell’oscurità Francisco Javier García e Luigi Biondi
disegno del suono Stephane Laidet
disegno olfattivo Giovanna Pezzullo
costumi Patrizia Menichelli
direzione tecnica Gabriel Hernández
attori-ricercatori: Betina Birkjaer, Francisco Javier García, Gabriel Hernández, Stephane Laidet, Arianna Marano, Patrizia Menichelli, Eva Pérez, Giovanna Pezzullo, Gabriella Salvaterra
collaborazione drammaturgica Susana Fernández de la Vega, Valentina Vargas
organizzazione Claudio Ponzana Management Toni Vidal Amministrazione Lidia Figueras

La Stagione teatrale a Pistoia continua:
Teatro Manzoni
da venerdì 16 a domenica 18 ottobre
Il Prezzo
di Arthur Miller
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale ed Elia Schilton
regia Massimo Popolizio
direzione artistica Umberto Orsini
Compagnia Orsini
(prima regionale)

Funaro Centro Culturale
sabato 14 novembre
Medusa Suite
di Sheila Concari
con Emmenuelle Riva
(prima assoluta)