Glossolalie e corporeità libera

17eDurante la Biennale de la danse di Lione, il coreografo americano Daniel Linehan ha proposto il suo DBDDBB al Théâtre la Renaissance di Oullins, ultimo capitolo di una ricerca personale sulle correlazioni tra voce e corporeità. Uno spettacolo proposto in un’unica rappresentazione che ha lasciato il segno.

Giovane coreografo originario di Seattle, ma da diversi anni installatosi a Bruxelles e a Lilla, Daniel Linehan ha portato il suo ultimo lavoro, DBDDBB, alla Biennale de la danse di Lione. Si potrebbe dire di tutto di questa opera ma, sicuramente, non certo che si tratti di un’opera che non lasci il pubblico indifferente. Ultimo capitolo di una «ricerca di una lingua fisica che implichi degli effetti di risonanza nel corpo», DBDDBB è una performance per cinque ballerini che fa tremare le nostre convinzioni sulla danza e sul nostro abituale modo di avvicinarci a quest’arte. Durante poco più di un’ora, i cinque performer mettono in scena una serie di esperimenti di camminata e di prestazioni vocali incomprensibili. Si tratta di giochi linguistici, di memoria infantile, e questa glossolalia viene spinta ai propri limiti. Fiume continuo di sillabe, suoni e florilegi senza alcun senso apparente, il mondo sonoro i Linehan è un mondo fantastico che affascina o che respinge. I corpi dei ballerini si muovono senza soluzione di continuità, in una marcia continua che assume diverse forme (militaresca, nuziale, sportiva, di protesta, danzante) e che gioca in correlazione con i suoni che questi corpi producono. Si tratta di un catalogo di gesti e di suoni non catalogati e non catalogabili: la volontà di Linehan è quella di creare una nuova lingua e una nuova gestualità? Difficile dirlo ma, personalmente, propenderei per una lettura che fa di questa pièce una vera e propria resistenza a tutte le definizioni, perfino alla propria.

DBDDBB è un esperimento che testa le possibilità corporali del deambulare coadiuvato dall’aspetto vocale che infrange le lingue e le regole esistenti per proporre un nuovo tentativo (ma non nuove regole) del muoversi e del prendere posizione nello spazio.

Il finale è da brividi. Sotto una scenografia creata dall’ensemble 88888 composta da duecentocinquanta aste in acciaio, diciassette delle quali arricchite da grosse scarpe accarezzate da una luce rosea, i cinque ballerini si producono in una danza intensa. Siamo in una cattedrale medievale? La glossolalia assume le forme di una polifonia religiosa? Il sentimento è quello ed essi sembrano accompagnare un’anima durante il suo ultimo viaggio. Ma ecco che, improvvisamente, si passa ad una sorta di rituale pagano che chiama a raccolta le forze della natura, subito prima che questa danza assuma le sembianze di una coreografia hip-hop di un clip.

DBDDBB è un’opera perturbante che sfugge a tutte le definizioni possibili. Una danza non mimetica che sfida e divide il pubblico.

La Biennale de la danse et le Théâtre la Renaissance d’Oullins ont proposé DBDDBB de Daniel Linehan. Une tentative de déconstruire la danse, à traves l’expérimention d’une glossolalie extrême et d’une façon inhabituelle de concevoir l’acte de marcher. Une performance unique qui a bouleversé le nombreux publique accouru pour cette représentation unique.

Lo spettacolo è andato in scena:
Théâtre la Renaissance
7 Rue Orsel – Oullins
venerdì 23 settembre 2016 ore 19.00

La Biennale de la danse presenta
DBDDBB
pièce per 5 ballerini
crezione 2015
coreografia
scenografie 88888
creazione costumi Frédérick Denis con l’aiuto di Charlotte Matterne
creazione luci Jan Fedinger
coordinamento tecnico Elke Verachtert
regia scena Clive Mitchell

produzione Hiatus
produzione delegata Caravan Production (Belgique)
copruduzione Opéra de Lille, Théâtre de la Ville Paris, Les Spectacles vivants – Centre Pompidou Paris, deSingel Campus international des Arts Anvers (Belgique), Festival de Danse Cannes
La compagnia riceve il sostegno delle autorità fiamminghe.
Daniel Linehan è artista in sede all’opéra de Lille dal 2013.

www.biennaledeladanse.com
www.theatrelarenaissance.com