Il futuro è dei giovani

Terzo appuntamento e terzo successo per l’iniziativa de I Pomeriggi Musicali a chiusura della stagione sinfonica. Questa volta il palcoscenico è riservato a Felix Mendelssohn-Bartholdy, e l’esecuzione è affidata a giovani di talento.

Il sottotitolo di questa nuova serata al Teatro degli Arcimboldi che campeggia sul programma di sala è Del romanticismo felice ed è singolare come il tema della felicità sia delegato a giovani emergenti.

Sul podio c’è infatti Andrea Battistoni – classe 1987, uno tra i più promettenti direttori della nuova generazione – che, nella prima metà della serata, dirige il Concerto per violino e orchestra op. 64. Solista Laura Marzadori – nata nel 1989, allieva di Salvatore Accardo e recentemente di Zakar Bronn – altrettanto brava. La sua figura esile, quasi eterea nel vestito candido, cela una rara determinazione: con straordinaria sicurezza tecnica e musicale fa sognare l’ascoltatore che rimane col fiato sospeso già solo dopo il primo inciso. L’esposizione del primo tema risulta di una semplicità quasi disarmante, ma allo stesso tempo di un’eleganza che ha tutta l’aria di essere innata. Grande la disinvoltura anche nei passaggi difficili, l’intonazione sempre molto precisa e un suono che fila a meraviglia: sempre ben calibrato, mai ostentato o gridato seppur udibile a un livello superiore rispetto all’orchestra. Certamente molto del merito va a Marzadori – è evidente infatti una particolare attenzione a quest’aspetto – ma bisogna anche tener presente che suona un violino Gian Battista Rogeri del 1701, concessole dalla Fondazione Pro Canale – privilegio davvero di pochi. L’esecuzione nel complesso è esemplare, le frasi sono sviluppate al meglio in tutta la loro espressività e alcune scelte musicali escono dal coro delle solite interpretazioni, ma sono presentate in modo da essere sempre giustificate – tanto da risultare non solo convincenti, ma anche godibili.

Unica pecca qualche fischio dell’arco – che si ascrive però agli incidenti di percorso che possono capitare a un violinista e che, in questo caso, non lasciano traccia nella memoria del pubblico. Come bis Laura Marzadori esegue Bach, anche questo accolto dal pubblico con calorosi applausi.

La serata prosegue con un brano celebre ma di rara esecuzione, sempre firmato Mendelssohn: Le Musiche di scena per il Sogno di una notte di mezz’estate op. 61 per coro e orchestra. Sul podio sempre Andrea Battistoni, che già si è fatto notare nella prima parte del concerto. Il suo gesto è particolare: a tratti un po’ meccanico, a tratti molto ampio, sempre preciso e chiaro. Incarna la figura che spesso i bambini attribuiscono al direttore d’orchestra: un mago che, attraverso la bacchetta, compie incantesimi sonori.

Nel brano d’ispirazione shakespeariana, pervaso di per sé da un’aura di fiaba, Battistoni decide di legare ancora di più la musica di Mendelssohn alla commedia del Bardo leggendo, tra un pezzo e l’altro, stralci del dramma – assumendo la voce del folletto Puck. Un’idea di sicuro effetto che avvicina notevolmente l’esecuzione alle intenzioni del compositore. L’orchestra risponde bene agli slanci del direttore e anche nel Lied mit Chor e nel Finale, in cui interviene il coro – che, per l’occasione, è quello delle Voci Bianche del Teatro alla Scala – tutto è ben calibrato. Belle le voci delle soliste – il soprano Barbara Massaro e il contralto Elena Caccamo – anche se ancora acerbe. Tuttavia, considerato il contesto, non risultano affatto fuori luogo, anzi si sposano perfettamente alle intenzioni della serata.

Il bilancio complessivo è quello di una soirée forse meno monumentale delle precedenti per la scelta del programma, ma di sicuro fascino in cui due fiori all’occhiello, come Laura Marzadori e Andrea Battistoni, ci aiutano ad alimentare la speranza di un roseo futuro per le eccellenze musicali in Italia.

Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro degli Arcimboldi
viale Dell’Innovazione, 20 – Milano
giovedì 16 giugno, ore 21

Del romanticismo felice
Concerto per violino e orchestra op.64
Musiche di scena per il Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare op. 61
di Felix Mendelssohn-Bartholdy
direttore Andrea Battistoni
violino Laura Marzadori
soprano Barbara Massaro
contralto Elena Caccamo
coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala
Orchestra de I Pomeriggi Musicali