Troppo pop per essere Preziosi

teatro-nuovo-milanoL’attore napoletano veste i panni di Don Giovanni a teatro in uno spettacolo lieve lieve, per un pubblico che ama la tv.

Questa è una recensione snob. Del tutto positiva. Il Don Giovanni messo in scena al Teatro Nuovo di Milano (da segnalare la disorganizzazione e il caos al botteghino: vengono dubbi sulla sicurezza) e centrato su Alessandro Preziosi, è uno spettacolo del tutto inutile. La storiella tratta da Molière è affrontata come se fosse una pochade. Don Giovanni è un farfallone-zucca vuota, è cinico, superficiale e perditempo. Il motivo è facile: è ateo. Se uno non crede in Dio, gli dice il suo servo insopportabile (qui), Sganarello, può permettersi tutto, tanto non ha morale. E buona notte alle sottigliezze del cosiddetto libertinismo e dello gnosticismo illuminista. Perfino il modo in cui Don Giovanni si libera da Carlotta e Maturina che litigano su chi tra le due debba sposarlo, da abile gioco da sofista diventa una sorta di filastrocca. Detto questo, il pubblico è in estasi. Non è merito degli attori, che fanno onestamente la loro parte con toni da commedia dell’arte senza tirar fuori un briciolo di intensità. Né della scena (bella: aerea e leggera). Né in fondo dello stesso Preziosi che con la faccia bianca e il parrucchino ha lo stesso sex appeal di una merendina. Ma il punto è proprio qui: il pubblico accorso non cerca uno spettacolo memorabile. Vuole uno spettacolo facile. Ed esce felice. Di certo tornerà. L’esatto contrario di quello che accade quando gli stessi attori televisivo-cinematografici attirano nella trappola teatrale il loro pubblico, gli impongono un testo troppo difficile. E lo lasciano andare con la certezza che la prossima volta il loro eroe o la loro eroina sarà meglio rivederli sul piccolo schermo. Che lì, poi, si vedono pure i primi piani.
 

Lo spettacolo continua:
Teatro Nuovo

Piazza San Babila, Milano
fino al 15 febbraio, ore 20.45

Don Giovanni
di Molière
traduzione e adattamento Tommaso Mattei
regia Alessandro Preziosi
con Alessandro Preziosi, Nando Paone, Lucrezia Guidone, Barbara Giordano, Roberto Manzi, Daniele Paoloni, Daniela Vitale, Matteo Guma
scene Fabien Iliou
costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Valerio Tiberi
musiche originali Andrea Farri
coproduzione Tsa Teatro stabile d’Abruzzo – Khora Teatro
(durata: 2,5 ore)