Otello Reloaded

Prosegue la rassegna del teatro off al Fringe Festival con Dov’è Desdemona? rilettura in chiave surreale dell’Otello di Shakespeare.

Più che un remake sembrerebbe quasi uno spin-off della tragedia: come se Otello, imprigionato in un limbo metafisico, fosse costretto a rivivere all’infinito il dramma dell’uccisione. Ridotto a larva di se stesso e regresso a uno stadio quasi infantile ripercorre tutta la vicenda con l’aiuto del suo fedele servitore Iago. Qui entra in gioco l’abile manovratore che, sfruttando l’ingenuità del moro per plasmarla in gelosia e poi in odio, ci spiega le ragioni che lo spingono a fare tabula rasa attorno a sé.

Iago, sapiente maschera, tesse le fila della sua trama, come se fosse lui l’unico e solo autore della tragedia in atto. Creando un vortice di passioni funeste, attira il suo padrone in una delirante spirale da cui sarà impossibile uscire. Egli incarna la duplice dicotomia che da sempre muove l’umanità: bene e male, vizio e virtù, razionalità e irrazionalità. L’esclusione dell’uno porta immancabilmente alla negazione dell’altro. E seguendo questa dualità che si fa carico del candore e della purezza di Desdemona in un gioco delle parti pericoloso e sadico. Dov’è Desdemona? è una proiezione mentale che trasforma la tragedia shakespeariana in un dramma psicologico e claustrofobico. Una versione che non pretende di stravolgere il testo originale, ma di ripercorrerlo seguendo un’altra via. Esso entra a tratti nella storia come se fosse il background dei personaggi. In questa visione la tragedia risiede nel rapporto morboso e malato tra Otello e Iago, un rapporto di amore e odio, di onestà e gelosia, di vita e di morte. I due si muovono come dei burattini manovrati e manovratori di un destino che è condannato a ripetersi.
La rappresentazione è senz’altro un interessante esperimento, originale e ben strutturato. Molto bravi gli interpreti e notevole la performance istrionica di Iago. L’unico neo a cui si potrebbe muovere critica, la scelta di ritrarre il personaggio di Otello in una via di mezzo tra un bimbetto viziato bisognoso di attenzioni e un demente appena uscito da una casa di cura. Sarebbe invece stato più interessante vedere la complessità di questo grande personaggio e la sua evoluzione scenica che dalla gloria giunge alla meschina gelosia.

Lo spettacolo è andato in scena
Rome Fringe Festival 2014
Villa Mercede, via Tiburtina 113
domenica 22, mercoledì 25, venerdì 27 giugno 2014
ore 22:00 e 20:30

Teatro delle Viti
Nuovi Associazione Culturale
presentano
Dov’è Desdemona?
di Antonio Careddu
regia Michele Galasso
con Simone Bobini, Eugenio Coppola