Tutti gli spettri dell’arte

Con il mantra dostoievskiano di una bellezza che salverà il mondo, Ad Arte chiude la sua seconda edizione, rilanciando il proprio ambizioso progetto di contaminazione artistica del borgo di Calcata.

Dalla Commedia dell’arte del Duello in casa de’ Bisognosi fino all’ardito sperimentalismo di Marzia Ercolani, passando per il classicismo de Io sono l’acqua: in sintesi,è questo il poliedrico panorama della domenica di Ad Arte, ultimo giorno di un festival che, dopo questa edizione, può dirsi complessivamente sulla via della maturità.

Pluripremiato come Miglior Spettacolo al Festival Internazionale degli Artisti di Strada di Forlimpopoli e Miglior Regia all’Internazionale di Corti Teatrali per le Nuove Drammaturgie O Curt di San Giorgio Cremano, Duello in casa de’ Bisognosi di Carlo Boso e Massimiliano Cutrera racconta «l’amore tra Olindo e Fulgenzia» all’interno delle più classiche relazioni amorose: lei ama lui, ma il padre, non a caso Pantalone, vuol darla «in sposa al Capitan Porfirio Villarossa di Valleinferna per interessi economici». Canti, danze e duelli, lapsus, giochi delle parti ed equivoci, splendide maschere, ritmo incalzante e una perfetta recitazione la fanno da padrone, costruendo un bell’esempio di quel modo di fare teatro tradizionale capace di far ridere seriamente, senza mai cedere di livello.

Segue, il più che drammatico Munne – ‘O munno differente, «un anfratto desolato, sospeso», rappresentazione di un mondo – fisico e interiore – degradato a «munnezzaio di bisogni, nevrosi, solitudini», dove però la speranza non è ancora del tutto scomparsa ed è rappresentata dai pochi elementi primordiali come i fantasmatici Luigi Acunzo (convincente in versione Gollum) e Marzia Ercolani (eterno femminino di faustiana memoria, assieme madre e morte). Allestimento che continua la ricerca della compagnia Atto nomade, già apprezzata in occasione di Sono Morta Anche Io nell’Anno zero di Ad Arte, e che torna a Calcata con la coerenza stilistica di un denso simbolismo collegato a una inchiesta sul linguaggio (questa volta, complicando poetica del frammento e dialetto), all’interno di una cura scenografica tesa a parcellizzare il palco secondo ritmi scenici dilatati e calanti.

Il risultato è suggestivo, complessivamente d’impatto, forse faticoso e di certo non esattamente popolare nella fruizione e nei riferimenti culturali, attraversando così il rischio di un pericoloso solipsismo che fa tendere Munne – ‘O munno differente più alla performance che al teatro.

Ultimo evento in cartellone, alle 21.30, va in scena Io sono l’acqua, monologo di una Sabrina Marciano esperta nel gestire l’ampio palco del teatro alla Greca (nonché l’unico inconveniente tecnico di queste due edizioni di festival, imputabile a un black out dell’intera zona), ma ingessata su una recitazione eccessivamente di stampo accademico. Una rilettura, quella che Costantini fa in chiave psicanalitica del mito di Ofelia, la cui sofferenza sembrebbe essere figlia di un classico caso di rimozione erotica, così spiegando l’ambiguità del testo shakesperiano con il riferimento a un possibile evento incestuoso.

Rilettura assolutamente legittima, magari interessante, ma vagamente prolissa, anche per incomprensibili innesti video di dubbia qualità, e, per questo, oltre che per una tensione drammatica non adeguatamente sostenuta dal testo, emotivamente poco coinvolgente.

Gli spettacoli sono andati in scena all’interno di Ad Arte 2015 – TeatroCineFestival
12 luglio, location varie

Piazza Umberto I ore 18.00
Duello in casa de’ Bisognosi
di Carlo Boso e Massimiliano Cutrera
con Alessandro Blasioli, Domiziana Loiacono, Davide Mattei, Fiorenzo Lo Presti
regia Massimiliano Cutrera
supervisione artistica Carlo Boso

Spazio performativo L’Arte è, via degli Anguillara ore 17:30
Munne – ‘O munno differente

con Luigi Acunzo e Marzia Ercolani
drammaturgia e regia Marzia Ercolani
disegno luci Gianni Staropoli
dostumi Flavia Migani
dollaborazione artistica Alessandra Cristiani e Tiziana Tiberio
grafica Tiziana Quadrucci

Teatro alla Greca, zona Capomandro, Calcata (VT) ore 21:30
Compagnia Teatrale Costellazione
Io sono l’acqua
drammaturgia e regia di Roberto Costantini
testo di Rosamaria Caputi e Mauro Mazzetti
con Sabrina Marciano
e la partecipazione in video di Mauro Mazzetti e Alice Flores
costumi di Patrizia Lombardi
disegno coreografico di Giuseppe Asaro
disegno luci di Marco Marino
foto di Mirko Tommasino
video realizzati da Bluma Lab s.r.l. – Roma