Ricomincio da 2.0

salaumberto-romaColmare il “digital divide” generazionale con il nuovo aggiornamento disponibile. Alla Sala Umberto va in scena la commedia sulla crisi.

La crisi economica, astratta e confinata nei palazzi della politica o di qualche azienda lontana, entra con prepotenza nella casa di una normale famiglia italiana. La crisi si presenta sotto forma di cartelle esattoriali, di ripetizioni impartite e mai pagate, di chiusura dell’agenzia di viaggi, unica fonte di reddito familiare.
E siccome la serenità personale è tristemente legata al conto in banca, all’instabilità economica corrisponde la crisi esistenziale dei membri più adulti della famiglia, padre e madre. I ragazzi si cavano bene d’impiccio, maneggiando con nonchalance oggetti sconosciuti alla generazione precedente: computer, social network, flessibilità e precariato. Così saranno proprio la figlia anaffettiva e il figlio nerd a mostrare ai “grandi” la via per uscire dall’incubo.
La commedia È andata così. La vita 2.0 ha come protagonisti non i problemi portati dalla crisi, ma le soluzioni possibili, portate da Internet e illustrate dai giovani. Oltre i fanatismi e le partigianerie, l’innovazione non richiede una professione di fede, ma il riconoscimento che ormai è qui per restare e solo chi saprà adeguarsi e riuscirà a integrare il progresso nella propria vita sarà destinato a superare l’impasse. Il padre, ultra cinquantenne nostalgico di Falcão, è il personaggio fallito, capace di denigrare ma non di risollevarsi, tirato su economicamente ed emotivamente dal figlio che non stima. Il ragazzo, perso fra smartphone e delusioni d’amore, sta sfondando su YouTube con la hit Hai cliccato sul mio cuore ed è già rinominato il Moccia della canzone italiana.
La madre, meno arroccata del marito, riuscirà a ripartire colmando il digital divide e integrando le sue competenze alle nuove soluzioni.
Un primo tempo scoppiettante e originale è seguito da un secondo scontato e moralista. La figura del padre, priva di evoluzione, diventa simbolo di ottusità. L’atteggiamento fin troppo comprensivo dei ragazzi supera il verosimile, fino a giungere a un totale ribaltamento del rapporto genitori/figli e al remake della parabola del genitor prodigo.
Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi, coppia nella pièce e nella vita, sono perfetti sul palco, in sincrono impeccabile e a loro agio con il testo e con il pubblico. Ottime le interpretazioni di Eugenia Costantini e Alessandro Marverti, fratelli complici, diversi e alle prese con turbe adolescenziali tardive.
Il linguaggio fresco e spontaneo si adatta ai personaggi e alle situazioni, esaltando l’espressività dei dialoghi. Un po’ fuori contesto i monologhi della Rossi che restituiscono una donna riflessiva e nostalgica, lontana da quella distratta e progressista delle scene corali.
Il riscatto degli smanettoni va in scena nella commedia che mette in luce i limiti e la pochezza di chi si chiude nei pregiudizi e nel qualunquismo, di chi preferisce vivere nel ricordo del passato piuttosto che affrontare le sfide del futuro, di chi si accartoccia compiaciuto in una voluptas dolendi sconfitta in partenza.

Lo spettacolo continua: 
Teatro Sala Umberto
via della Mercede, 50 – Roma
fino a domenica 19 maggio, ore 21.00
(durata 1 ora e mezza circa)

È andata così. La vita 2.0
di Giacomo Ciarrapico
regia Claudio Boccaccini
con Francesco Pannofino, Emanuela Rossi, Eugenia Costantini, Alessandro Marverti