Così Virginia Woolf perse la parola

teatro-verdi-milanoIl festival del teatro di figura, a Milano, si chiude con una riscrittura dell’Orlando della Woolf. Una magia danzante sul fondo nero.

L’ultimo appuntamento di If Festival, la rassegna del teatro di figura organizzata al Verdi di Milano, è una riscrittura dell’Orlando di Virginia Woolf. La produzione è dello stesso Teatro del Buratto e il titolo, … E scrisse O come Orlando, chiarisce subito che lo straordinario romanzo della scrittrice inglese è stato del tutto rimaneggiato (da Rocco D’Onghia).
Il risultato è di grande fascino ed eleganza: l personaggi, con il volto coperto dalle maschere, si muovono in uno spazio scuro di oggetti che volano, si specchiano e galleggiano. Della storia originale rimane molto poco e la parte debole dello spettacolo è proprio il testo, davvero banalizzato. Però è evidente che il “succo” dello spettacolo è altrove e spazia dal teatro delle marionette alla danza, dal mimo ai trucchi di magia.
La musica è stata non soltanto pensata per la messinscena, ma viceversa l’ha profondamente condizionata, come ha spiegato la regista, Jolanda Cappi.
Un po’ appiccicato il finale, con la scrittrice imprigionata tra bustini e nastri, mentre un gruppetto di poeti, rappresentati da bastoni, pontificano contro le donne.
In generale uno spettacolo piccolo e ben curato, un divertissement che forse, con un buon testo e un po’ più di ritmo, sarebbe stato un gioiellino.

Lo spettacolo è in scena
Teatro Verdi
Via Pastrengo 58 – Milano
dal 17 maggio al 1° giugno 2014
Visto il 27 maggio alle 21,00

E scrisse O come Orlando
da Orlando di Virginia Woolf
traduzione, riduzione e adattamento di Rocco D’Onghia
regia di Jolanda Cappi
con Elisa Canfora, Marialuisa Casatta, Madia Milani, Francesca Zoccarato
ideazione dell’animazione di Giusi Colucci
musiche originali di Roberto Andreoni
puppets, scene e costumi: Marco Muzzolon
maschere di Andrea Cavarra
produzione Teatro del Buratto
(durata un’ora)