A Siracusa rivive la tragedia classica con Edipo di Yannis Kokkos

Nel terzo millennio si può ancora assistere ad uno spettacolo catartico che mantiene elevato lo spessore, l’equilibrio e il linguaggio erudito della tragedia classica. Quella di Yannis Kokkos per Edipo a Colono di Sofocle è una regia che ossequia i tempi della parola. Il susseguirsi di monologhi introduce il pubblico nei solchi di un dramma di difficile comprensione. Scena dopo scena tutto si chiarisce. Si svela che ogni menzogna, ogni fraintendimento, ogni alone sulla verità ha il suo momento, breve o lungo, poi si sgretola.

Sofocle in questo testo snocciola gli ultimi atti di un maledetto e misterioso destino. Quello di Edipo innocente. Si racconta l’esodo di una vita coniata sulla profezia dell’Oracolo di Delfi. Edipo non scelse di uccidere il padre Laio, era uno sconosciuto per lui, eppure per tutta la sua vita fu accusato d’essere un mostro patricida; Edipo non poteva sapere che Giocasta, la donna che sposò, fosse sua madre e scoprì la verità solo dopo aver concepito con lei quattro figli, eppure fu esiliato per il suo incesto.
Questo prevedeva la profezia, e questo gli accade.
Edipo sopportò ciò che per volontà degli dei gli doveva succedere, diventò un ingombrante migrante, vagò alla ricerca di un posto dove trovare pace, ovunque giunse venne temuto e giudicato.
Sofocle ne mise in luce il decoro e la dignità di fronte alle accuse di una vita intera.
Edipo ha sempre subìto e smentito chi lo maldiceva; una a una, ha sradicato le calunnie che si sommavano al peso delle sue azioni e della sua vita affettiva.
Le figlie femmine lo amarono, e l’unica città in cui trovò un vero e disinteressato rifugio fu Atene, il saggio re Teseo dopo averlo ascoltato decise di proteggerlo fino alla sua fine. Finché sparì.
Il cast di Edipo a Colono ha plasmato mirabilmente la trama, ogni personaggio principale è interpretato con carattere. Questo fa la differenza. Protagonista assoluto è Edipo, Massimo De Francovich lo personifica in modo solenne, misurato, imponente. Sebastiano Lo Monaco interpreta Teseo. L’autorevole, arrogante e bugiardo Creonte è Stefano Santospago. Il messaggero è l’abile narrante Danilo Nigrelli. Antigone è la resistente Roberta Caronia. Ismene è una tenera Eleonora De Luca. Il giovane Polinice, Fabrizio Falco.
Kokkos li fa abitare tutti in una scenografia astratta, minimalista, statica in cui domina un maestoso busto di spalle di sei metri, realizzato da Carlo Gilè. La luce è cinematografica. I testi scorrono senza tregua tradotti da Federico Condello.
La componente musicale diretta da Roberto Andò completa l’opera dandogli ulteriore pregio. Ci sono tre cori maschili e femminili, i cui attori provengono da diverse Accademie, i loro brani danno dinamicità all’inerte scenografia, si amalgamano con eleganza alle voci maggiori della vicenda.

La tragedia sarà replicata fino al 24 giugno, a giorni alterni con Eracle di Emma Dante. La Fondazione INDA, che tiene in piedi questo Festival, sta registrando un successo di pubblico continuo, sono miste le fasce di pubblico nazionale e internazionale che accedono al secolare teatro di pietra. Un trattamento esclusivo è riservato ai cittadini di Siracusa con specifiche giornate a prezzo ridotto. Siracusa è culla della tragedia greca, offre da sempre esperienze teatrali senza tempo, dare ai cittadini l’opportunità di pagare meno per vedere una o più opere significa invogliarli a riconoscere l’impronta che il Teatro Greco ha dato alla città. Così l’INDA consente a chi vuole in modo prioritario di continuare a vivere e tramandare il legame con la tragedia e con il teatro, ai cittadini le porte sono aperte in modo particolare, perché quel luogo e ciò che avviene sulla scena segna da sempre la loro identità culturale, di generazione in generazione.

Lo spettacolo continua
Teatro Greco
Viale Paradiso, Siracusa
8, 10, 12, 14, 16, 20, 22 e 24 giugno 2018

Edipo a Colono
di Sofocle
Regia Yannis Kokkos
Direttore artistico Roberto Andò
Traduzione Federico Condello
Collaborazione artistica Annick Blancard
Regista collaboratore Alfio Scuderi
Assistente alla regia Stephan Grögler
Musiche Alexandros Markeas
Scene Yannis Kokkos
Assistente scenografo Cleo Laigret
Costumi Paola Mariani
Disegno luci Giuseppe Di Iorio
Assistente di scena Giuseppe Coniglio
Coordinatore allestimenti Marco Branciamore
Costumista assistente e responsabile sartoria Marcella Salvo
Progetto audio Vincenzo Quadarella
Responsabile settore scenografico Antonio Cilio
Responsabile trucco e parrucco Aldo Caldarella
Realizzazione scultura di Edipo Carlo Gilè
Edipo Massimo De Francovich
Antigone Roberta Caronia
Straniero Sergio Mancinelli
Corifeo Davide Sbrogiò
Ismene Eleonora De Luca
Teseo Sebastiano Lo Monaco
Creonte Stefano Santospago
Polinice Fabrizio Falco
Messaggero Danilo Nigrelli
Coro dei Vecchi Massimo Cimaglia, Francesco Di Lorenzo, Lorenzo Falletti, Tatu La Vecchia, Eugenio Maria Santovito, Carlo Vitiello
Coro dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico sezione Scuola di Teatro Giusto Monaco
Giulia Antille, Danilo Carciolo, Emanuele Carlino, Chiara Cianciolo, Greta D’antonio, Adele Di Bella, Tommaso Garrè, Federica Gurrieri, Giulia Messina, Silvia Messina, Federico Mosca, Giulia Oliva, Maria Chiara Pellitteri, Miriam Scala, Noemi Scaffidi, Vittoria Scuderi, Silvia Trigona, Alba Sofia Vella, Salvatore Ventura, Gabriella Zito
Soldati Andrea Di Falco, Raffaello Lauro, Gabriele Manfredi, Nicola Morucci, Andrea Pacelli, Andrea Palermo, Daniel Pistoni, Gabriele Rametta, Vito Sisto, Alessio Shoij
Coro dei Vecchi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico sezione Scuola di Teatro Fernando Balestra Attilio Amenta, Salvatore Faraci, Lucia Imprescia, Giusi Lisi
Costumi Laboratorio di sartoria Fondazione Inda Onlus
Scenografie Laboratorio di scenografia Fondazione Inda Onlus
Area comunicazione Gaspare Urso

foto di Luciano Roccasalva