Un’allegra ripartenza estiva

Mesi e mesi di chiusure e giorni e giorni di attesa per avere qualche notizia dal mondo della cultura e dello spettacolo: l’attesa è stata ben ripagata è il Teatro Carlo Felice, dopo aver ripreso le sue serate sinfoniche, ha garantito ai melomani della lirica una serata di pura magia e di ritorno alla normalità. Ed ecco dunque quali sorprese ha riservato il palcoscenico genovese.

Tanta attesa e tanta curiosità per il ritorno sul palcoscenico del donizettiano Elisir d’amore con scene e costumi del grande maestro genovese Emanuele Luzzati nel centenario della sua nascita e nella sua città.

Procediamo con ordine: un cosiddetto melodramma giocoso quello su libretto di un altro genovese come Felice Romani, Elisir d’amore risulta un titolo azzeccatissimo sotto tutti i punti di vista. Opera lineare pur nella sua complessità, trama  senza troppi nodi da sciogliere, nessuna complicazione per il regista e per il direttore. Lo stesso palcoscenico non appare complesso: le scenografie di Luzzati garantiscono quel corretto equilibrio tra regolarità e semplicità, tra austerità e leggerezza per gli occhi. Allo stesso modo agiscono i costumi, colorati e allegri, in pieno tono con l’aria che l’opera vuol far respirare.

Partendo dalla direzione, il Maestro Alessandro Cadario gestisce e confeziona il tutto in maniera superba e con, forse anche eccessiva, energia: la sua orchestra sovrasta in alcuni occasioni le voci dei solisti ma come sempre la ragione sta nel mezzo. In particolare (e ammettiamo che forse sia l’emozione a frenare) è l’ingresso di Dulcamara (Francesco Auriemma) ad evidenziare questo limite. Il cantante infatti si presenta come un grandioso attore nella sua parte ma in taluni momenti pare affaticarsi per raggiungere il giusto livello canoro. Applausi di interpretazione (sebbene anche in questo caso alcuni momenti siano parsi più difficile per il cantante) a Belcore (Alberto Bonifazio) un signorile ufficiale che però in alcuni momenti sembra non reggere il passo (specialmente) nel canto congiunto con Adina (Claudia Muschio). Ottima l’interpretazione della coprotagonista femminile Giannetta (Giulia Filippi) che riesce a emergere anche nel mezzo delle folle del coro.

Gli applausi però sono davvero più che meritati e guadagnati per la coppia protagonista: Adina (Claudia Muschio) e Nemorino (Nico Franchini). Quella femminile infatti è un’ eccellente esecutrice del belcanto, dall’inizio alla fine non ci sono dubbi, è davvero perfetta come cantante e come interprete completa. Lo stesso vale per il protagonista come ben dimostra l’aria Una furtiva lagrima che Nemorino canta nell’ottava scena del secondo atto, quando si accorge di una lacrima spuntata dagli occhi dell’amata Adina, gelosa che il giovane attragga le ragazze del paese, quando che in realtà è corteggiato solo per l’eredità appena ricevuta (mentre Nemorino è convinto sia merito dell’elisir d’amore vendutogli da Dulcamara, in realtà semplice vino).

I complimenti sono davvero più che meritati per questo cast, tutto frutto dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice la cui direzione artistica è affidata al tenore genovese Francesco Meli. Gli interpreti, tolti comunque alcuni sporadici casi (era la prima, l’emozione gioca spesso fastidiosi scherzi), sono davvero rappresentativi di un’ottima preparazione vocale e attoriale, da tenere davvero in considerazione per messinscene future.

Il coro del teatro genovese è sempre perfetto, nelle scene di gruppo riesce a soddisfare sempre le attese di pubblico ma anche per l’amalgama degli attori.

Infine, tutti i complimenti alla regia di Davide Garattini Raimondi che mantenendo un impianto tradizionale riesce a coordinare e mettere in scena uno spettacolo visivamente perfetto. Interessanti le scenografie della mano di Luzzati così come i costumi che ben rendono le atmosfere richieste dall’opera.

«Una furtiva lagrima negli occhi suoi spuntò. Quelle festose giovani invidiar sembrò.
Che più cercando io vò? M’ama! Sì, m’ama, lo vedo»
Elisir d’amore, Atto II scena 8

Lo spettacolo è andato in scena al
Teatro Carlo Felice
,
passo Eugenio Montale 4, Genova
giovedì 10, venerdì 11 e mercoledì 16 giugno ore 20
sabato 12 e domenica 13 giugno ore 15
Elisir d’amore
musica di Gaetano Donizetti
libretto di Felice Romani
Alessandro Cadario, Maestro concertatore e Direttore
Davide Garattini Raimondi, Regia
Anna Aiello, Assistente alla regia
Lele Luzzati, Scene
Santuzza Calì, Costumi ripresi da Elena Pirino
Luciano Novelli, Luci riprese da Angelo Pittaluga
Luca Alberti, Mimo danzatore

Con
Claudia Muschio, Adina
Nico Franchini, Nemorino
Alberto Bonifazio, Belcore
Francesco Auriemma, Dulcamara
Giulia Filippi, Giannetta
Allestimento del Teatro Carlo Felice
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Francesco Aliberti
durata circa 150 min con intervallo