Quando essere logico stride con essere umano

Ottavia Piccolo e Stefano Piccardi in scena all’Arena del Sole con Enigma, dialogo serrato tra vittima e carnefice.

Una fredda sera piovosa, un incidente, un uomo e una donna, un luogo chiuso entro il quale lui e lei, apparentemente sconosciuti l’uno all’altra, si svelano pian piano in un circolo virtuoso dove, come recita il sottotitolo dello spettacolo, niente significa mai una cosa sola. Silvano Piccardi dirige e interpreta Enigma, nato dalla penna di Stefano Massini, autore italiano tra i più prolifici. Continua così il sodalizio artistico che lo lega all’attrice Ottavia Piccolo, alter ego scenico di Piccardi in un dialogo serrato face to face.
Berlino, 2009: a circa vent’anni di distanza dal famoso 9 novembre 1989 che mise fine alla separazione tra Germania Est e Germania Ovest, due persone di mezz’età, entrate in contatto quasi casualmente, riflettono su ripercussioni, esperienze, conseguenze e cause della fine della divisione che aveva abbattuto non solo un muro tra due paesi, ma anche differenze addirittura del mondo intero.
Eppure lo spazio comunica freddezza, staticità, malinconia: la casa di Jakob, matematico con la passione per la logica e gli anagrammi, si presenta come spoglia, grigia, intrisa di una malinconia difficile da decifrare. Il testo di Massini, del resto, prosegue per segmenti: i personaggi vengono bloccati in fermo immagine ogni volta che sullo schermo posto sul fondale appaiono delle parole accompagnate da numeri, come se il meccanismo teatrale venisse in qualche modo svelato per instillare nella mente degli spettatori come la realtà presentata loro non sia veritiera, ma piena di inganni. La prima didascalia, infatti, è proprio un avvertimento: «in ognuno di questi segmenti almeno uno dei due personaggi mentirà sapendo di mentire».
Durante il dialogo, questa sensazione di menzogna  si avverte potente e sempre più palpabile di quadro in quadro scenico, fino a quando la drammaturgia non subisce un arresto che divide in due le verità dette e quelle taciute, le identità raccontate e quelle svelate, in un sorprendente capovolgimento di senso che investe in tutta la sua crudezza. L’ex insegnante Ingrid ha messo in scena una sapiente farsa per rinfacciare a Jakob (in realtà un commissario in pensione del governo comunista) tutto il male che indirettamente le aveva procurato spiandola, registrando ogni suo movimento durante gli anni della divisione. Quasi una resa dei conti, forse: la carica interpretativa di Ottavia Piccolo si svela del tutto sul finale, Ingrid passa da vittima a carnefice vendicandosi di Jakob usando la sua stessa moneta.
Uno spettacolo serrato e dal ritmo veloce (nonostante l’impostazione registica abbastanza statica e lineare), due interpreti coesi e in empatia, un testo dai molteplici spunti di riflessione per capire, interrogarsi e discutere su uno degli eventi storici più importanti e vicini al nostro tempo.

Lo spettacolo è andato in scena
Arena del Sole

Via Indipendenza, 44 Bologna
sabato 19, ore 19.30 e domenica 20 maggio, ore 16.00

Enigma
Niente significa mai una cosa sola
di Stefano Massini
regia Silvano Piccardi
con Ottavia Piccolo, Silvano Piccardi
produzione Arca Azzurra Teatro