Quando il lavoro uccide

Al teatro dei Conciatori di Roma, in un monologo teso e aspro, l’analisi di una tragedia collettiva.

Nessun sipario. La scena è nuda, a parte un faretto, e un uomo, anonimo, recita senza sosta le stesse parole: quelle che il padre di uno degli operai morti nel rogo della Thyssen ripeteva, mostrando la fotografia del figlio.
Tutto è quindi asciutto, spoglio, minimo, quasi a voler enunciare da subito che la finzione è assente dal palcoscenico, che stiamo per assistere non a uno spettacolo, ma alla cronaca di un fatto, un evento luttuoso, scuro come lo sfondo, buio come lo scenario.
Fin dalle prime battute ci troviamo quindi all’interno del teatro di denuncia, di quella preziosa parte del nostro teatro che ha il compito di parlare alle nostre coscienze, di rendersi documento, testimonianza, dichiarazione vibrante contro la società o le sue parti più negative.
Dopo qualche attimo, entra in scena una donna. È la moglie di un uomo vittima di un incidente sul lavoro, morto da poche ore. Parla, domanda e risponde a un immaginario uditorio; emerge così il rapporto con il suo uomo, il dolore per la perdita, il licenziamento annunciato per il giorno successivo a quello in cui lui ha trovato la morte.
La scena è tutta sua, suo il compito di riempire il nero dello sfondo con il nero del suo dolore. Sua ogni parola che, come al microscopio, analizza e frantuma ogni attimo, ogni ricordo, ogni istante di quel “prima” che era la vita e di quel “dopo” che è oggi, e che la vede vedova di una morte bianca.
Entro i limiti della media europea, scritto e diretto da Nino Romeo, trova in Graziana Maniscalco un’interprete intensa e generosa che riesce a coinvolgere il pubblico con la sua consumata teatralità. Il monologo diventa allora immagine viva, scena completa, racconto corale, anche se narrato da una voce sola. Non meraviglia che l’opera abbia vinto il Premio Calcante 2010 e ci si attende nuovi riconoscimenti per questo testo non facile, ma che si assume il compito estremo e la responsabilità di portare in scena quanto di più osceno: la morte di una persona sul posto di lavoro.

Lo spettacolo continua:
Teatro dei Conciatori
via dei Conciatori, 5 – Roma
fino a domenica 25 novembre
orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 21.00, giovedì e domenica ore

Entro i limiti della media europea
di Nino Romeo
con Graziana Maniscalco