Al Teatro Out Off di Milano va in scena, fino al 26 aprile, la terza edizione della manifestazione di danza, Exister, tra creazione e danz’autori.

Martedì 20 aprile ha aperto le danze – nel vero senso della parola – di Exister 2010, Ambra Senatore con Passo-duo, mentre ha chiuso la serata la compagnia Schuko con Coso.

Al momento dell’ingresso del pubblico in sala, Ambra Senatore è già in scena, immobile in una posizione innaturale, come se fosse un manichino in una vetrina di un negozio di abbigliamento. Indossa solo un abito color verde rubino, una parrucca a caschetto nero e un paio di scarpe che presto si toglierà. A un tratto – senza che la musica le dia l’aggancio – perde l’equilibrio e scappa: da qui inizieranno una serie di movimenti innaturali, simili a quelli di un robot, che seguono un ritmo silenziosamente frenetico. Ambra non esegue una coreografia fluida, spesso si ferma e compie gesti non legati alla danza – si strofina il naso o si tiene la milza che le fa male – anche quando arriva la musica che solo a tratti la coinvolge.

Dopo di che inizia a sistemare in scena, all’apparenza casualmente, alcuni oggetti che, al contrario, andranno a definire un quadro finale: per prima cosa si toglie le scarpe e le posiziona ordinatamente in un angolo. A queste aggiunge un braccio e una gamba – di un manichino – spuntati ai lati del palcoscenico. Concludono il puzzle, il vestito verde rubino e la parrucca.

Dopo i primi dieci minuti di spettacolo si affianca ad Ambra Senatore una seconda ragazza, identica nel vestito e nella parrucca e, da questo momento, le due protagoniste compiono i medesimi movimenti di danza, imitano le stesse espressioni del viso e perfino i gesti.

In due situazioni diverse il pubblico sembra partecipare allo spettacolo: nella prima, è coinvolto un ragazzo al quale squilla il cellulare, esce dalla sala correndo, e la suoneria della chiamata subito dopo si trasforma nella musica del balletto. La seconda è nel finale, quando le danzatrici cercano un volontario tra gli spettatori: si alza una ragazza con la loro stessa parrucca che accenna un passo e si libera anche lei del caschetto nero.

Al termine si ha la sensazione che il messaggio sia quello di distinguersi dalla massa e liberarsi dagli schemi prestabiliti: le tre danzatrici all’inizio ballano vestite allo stesso modo, ma man mano che ci si avvicina alla conclusione del pezzo ognuna riacquista una propria personalità distinta.

A seguire, la compagnia Schuko porta in scena Coso – già finalista al Premio Equilibrio 2010. Si tratta di una performance basato sull’equilibrio tra il corpo e lo spazio. Durante lo spettacolo il protagonista si ferma immobile in posizioni che vanno contro ogni legge della fisica. Oltre a lui, sul palco si esibiscono due figure – completamente in nero – che interpretano a turno le sue ombre: si prendono gioco di lui, lo trattano come un burattino e ridono della sua persona. Lui, inizialmente, ha un atteggiamento spaventato, scappa da loro, poi prova a ribellarsi, ma infine ne rimane ipnotizzato e si lascia andare. Proprio mentre cade in questo stato di catalessi, si sente una voce fuori campo che sembra interpretare i suoi pensieri, ma le parole non sono scandite bene: il risultato è un insieme di lamenti indefinibili.Nello spettacolo di Ambra Senatore non è necessaria la scenografia, le ballerine riempiono totalmente lo spazio a loro disposizione con la danza. Mentre in Coso irrompe il design: sul palco ci sono torri costruite con scatole bianche e nere, il cui ordine è messo a repentaglio dai danzatori.

Nel complesso i due spettacoli divertono e sorprendono per la loro leggerezza, per il sottile equilibrio tra limite fisico portato all’estremo, creatività ed espressione.

Unico aspetto negativo il fatto che i biglietti non siano numerati, il che crea confusione e complica l’accesso in sala, dato che gli spettatori sgomitano per accaparrarsi i posti migliori.

Exister 2010 Creazioni
Teatro Out Off
via Mac Mahon 16 – Milano
fino a lunedì 26 aprile
info 02 890 71 618

Passo – duo
progetto e coreografia: Ambra Senatore
interpretazione: Ambra Senatore e Caterina Basso
musiche: Brian Bellott
luci: Fausto Bonvin

Coso
coreografia e interpreti: Francesca Telli, Marta Melucci, Cristiano Fabbri
scenografia: Schuko e Augustin Olavarria
costumi: Lamula – Raffaella Spampanato