Emozioni “retrò” e un pizzico di nostalgia per uno spettacolo lezioso e dirompente.

Chiusura in grande stile per “Summer Timi”, la personale di Filippo Timi ospitata dal Teatro Franco Parenti, che per l’occasione porta sul palcoscenico uno dei lavori di maggior successo dell’artista perugino.

Una platea stracolma e in fremente attesa accoglie Filippo Timi, sul palcoscenico del Teatro Franco Parenti per interpretare Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più, opera scritta e interpretata dallo stesso Timi, ultimo appuntamento in programma per la rassegna dell’artista perugino che ha animato il teatro milanese per tutto il mese di luglio.

Non si può non amare Mrs Fairytale, la dolce e divertente protagonista – interpretata da un Timi geniale e brillante – che trascorre le sue giornate in casa, in compagnia della sua migliore amica Mrs Emerald e della cagnolina Lady, sorseggiando Bourbon e sognando a occhi aperti una vita emozionante, diversa da quella che conduce con il marito Stan, un uomo violento che non perde occasione per maltrattarla e colpirla brutalmente.
Ma anche la violenza, raccontata tra le pareti di un salottino anni Cinquanta, appare quasi edulcorata, una caricatura di se stessa, resa ironicamente e tragicamente familiare dalla routine.
Ed è questo il “trucco” adottato in scena da Timi e dal suo cast, che annovera gli ottimi interpreti Lucia Mascino e Luca Pignagnoli: affrontare tematiche difficili e dolorose attraverso un registro leggero e lezioso, disarmante e ironico, condito da riuscitissimi momenti di pura comicità.

Pur nella leggerezza dei toni, zuccherosi e teneri, l’impatto che gli eventi e i ricordi tragici e dolorosi della protagonista e della sua migliore amica hanno sull’emotività degli spettatori rimane magicamente forte: il pubblico non può che provare pena e tenerezza per due donne che, seppur umiliate dalla vita, tentano vanamente e ostinatamente di mantenere in perfetto stato il proprio maquillage e la propria pettinatura, quasi come se questa facciata possa garantire loro una qualche forma di sicurezza e protezione.

In una vertigine hitchcockiana fatta di vecchie réclame, vaporosi abiti di chiffon, splendidi gioielli, minacce di invasioni aliene e giovani vicini di casa imbranati e aitanti, Mrs Fairytale e la sua amica Emerald si ritrovano improvvisamente in una nuova condizione fisica ed emotiva, ribaltata rispetto alla situazione iniziale, che fa intravedere loro una nuova possibilità di vita, svelando sconosciuti orizzonti sentimentali e sessuali e disegnando nuove speranze.

Perfetta l’alchimia sulla scena tra i tre attori, in grado di rendere abilmente sia i momenti melodrammatici che le situazioni squisitamente comiche, rese ancora più spassose dalle risa spontanee di Timi a scena aperta, divertito come il suo stesso pubblico.
Degni di nota gli adorabili abiti della signora Fairytale – creazioni dell’Atelier Miu Miu e di Fabio Zambernardi – perfetta riproposizione dello stile e del gusto anni Cinquanta.

Il risultato è una Favola zuccherosa e ironica, un mix di generi disparati che dal mélo arriva fino alla fantascienza apocalittica che richiama il cinema di quell’epoca, un’opera tenera e dissacrante, divertente al punto da far ridere fino alle lacrime, ma dotata di una particolare profondità e, in qualche modo, di una sua disarmante tragicità, capace di allungare un’ombra di tristezza tra le risa più fragorose.

Lo spettacolo continua:
Teatro Franco Parenti
Via Pier Lombardo, 14 – Milano
fino a martedì 31 luglio
ore 20,45 – domenica ore 17,00
Favola. C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più
di Filippo Timi
con Filippo Timi, Lucia Mascino, Luca Pignagnoli
Produzione Teatro Franco Parenti